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...con Bonato

...con BonatoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 28 ottobre 2017, 00:002017
di Alessio Alaimo
Gap ridotto, serie A più competitiva. Milan-Juve, che partita! Berardi e Destro, ritrovatevi. Roma, clima positivo. E io ora giro il Sudamerica

“Questo campionato sta confermando che dopo qualche anno il gap tra le squadre potrebbe essersi risotto e quindi la forbice si è un po’ allargata”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex ds di - tra le altre - Sassuolo e Udinese, Nereo Bonato.

Il Milan ha dato una risposta battendo il Chievo.
“Una prestazione di volontà e impegno grazie anche alle qualità di Suso. Ha cambiato tanto, serve del tempo per trovare i meccanismi giusti. La reazione della squadra c’è stata, mercoledì la risposta è stata positiva”.

E oggi Milan-Juve.
“Una partita difficilissima. La Juve in questo momento oltre ad essere la squadra con le maggiori potenzialità deve trovare continuità. Sarà un match entusiasmante”.

Che fatica Berardi a Sassuolo...
“L’anno scorso non è stato di crescita come i precedenti. Quest’anno a Sassuolo sono cambiate alcune cose, le qualità del ragazzo sono indiscusse. Sia a Berardi che al Sassuolo serve del tempo”.

Cambiare aria gli avrebbe fatto bene?
“Può darsi... Però questo non è avvenuto e quindi deve calarsi di nuovo nella realtà”.

Lei in estate è stato vicino alla Roma. Dove può arrivare la squadra?
“Hanno cambiato allenatore e direzione sportiva, il cammino è importante. Nonostante i cambiamenti sono riusciti a dare una logica di crescita, non era facile. Mi dispiace per Karsdorp, avrebbe potuto mettersi in evidenza”.

Che aria si respirava in estate?
“Veniva da un secondo posto, l’organico al di là di qualche uscita necessaria è di tutto rispetto. Poi ci sono stati degli acquisti importanti per il presente vedi Kolarov e Moreno e per il futuro come Pellegrini e Under. A Roma le aspettative sono sempre tante e iniziare una nuova stagione con un allenatore e un direttore sportivo nuovi non è facile”.

Flop del campionato: fin qui delude anche Mattia Destro.
“È un po’ come Berardi. Giocatore di potenzialità che fa fatica a trovare le condizioni giuste per esprimersi. Destro ha le qualità per poter determinare, lo ha dimostrato anche nel passato e quindi deve trovare le condizioni ideali”.

E lei, direttore?
“Sto studiando, mi sto aggiornando. Farò un salto in Sudamerica per allargare gli orizzonti e credo che sia importante la conoscenza diretta per poi essere pronto ad un’eventuale chiamata”.