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...con Caliandro

...con CaliandroTUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
giovedì 26 marzo 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Pinilla? Meglio pensare al gol. E non era fallo. Palermo ed Empoli le sorprese. Migliaccio e il rinnovo, vedremo. Luperto e Dezi, il punto sul futuro. Nadarevic e Perea..."

Un caso più mediatico che reale. Mauricio Pinilla, attaccante dell'Atalanta, nella scorsa giornata di campionato, ha messo a segno un gol importante. Contro il Napoli. E apriti cielo, tante polemiche per un presunto fallo sul poco attento Henrique. "Io mi concentrerei più sul gol, con questa situazione è stato tolto spazio ai protagonisti in campo. Quindi a Mauricio, che ha fatto gol e portato inizialmente in vantaggio l'Atalanta. Si è spostata l'attenzione su altri argomenti. L'importante è che Pinilla abbia fatto gol, creando un clima diverso all'interno dell'Atalanta. Mauricio si è reso protagonista di un gesto non di poco conto", commenta a TuttoMercatoWeb l'agente dell'attaccante cileno, Francesco Caliandro.

Ok, ma era fallo o no?
"Per me no".

Per l'Atalanta una stagione con qualche problema di troppo.
"Gli argomenti vanno approfonditi dal girone d'andata. Non si può azzerare tutto con il mercato. Sicuramente è una stagione sportiva a sè, portarla a termine vuol dire caricarsi le questoni e le problematiche che l'hanno caratterizzata".

Che campionato è fin qui?
"Nel complesso attraversiamo un momento non facile di operatività. Ci troviamo ad affrontare problemi non solo economici ma anche di natura tecnica. Ci trasportiamo addosso il fardello di una serie di mercati precedenti. Ogni squadra ha trovato delle problematiche importanti nel corso del proprio cammino. Tant'è che le squadre che stanno dando maggior risalto al loro campionato sono l'Empoli e il Palermo. Le due neopromosse che sanno di dover affrontare il campionato in un certo modo e puntano a valorizzare il proprio patrimonio".

A proposito di patrimonio, il Palermo punta sul baby Alastra, che gravita attorno alla prima squadra.
"I nostri ragazzi, in un progetto comune, devono essere messi nelle condizioni che quello che vivono come un sogno diventi una prospettiva, il loro progetto di vita. Una volta che si esce dal settore giovanile ci si trova in una realtà completamente diversa che comprende la stampa, i tifosi e tanto altro. Cambia tutto velocemente. I ragazzi devono essere messi nelle condizioni di capire le responsabilità nella gestione del proprio futuro. E Alastra sia di insegnamento per questi concetti".

Perea intanto prova a prendersi la Lazio.
"È rientrato dal Perugia nel mercato di gennaio. Ha avuto un periodo non facile. Si trascinava i postumi di un infortunio precedente. Ora è in un contesto importante, che lotta per posizioni di vertice. La sua stagione sportiva alla Lazio è iniziata il 28 gennaio e si è inserito. L'obiettivo, in questo momento, è cercare continuità. Non è il caso, per ora, di pensare al prossimo anno".

E il prossimo anno, Migliaccio, rimarrà all'Atalanta? È in scadenza di contratto...
"Ora c'è da salvare l'ATalanta. Per il resto si vedrà. L'importante è che Giulio si sia ripreso in mano l'Atalanta".

Nadarevic?
"Il Trapani ha avuto una burrascosa caduta nella sua classifica e così ha dovuto cambiare allenatore. Nadarevic sta avendo continuità, le sue capacità sono sotto gli occhi di tutti. C'è unità d'intenti per portare il Trapani in una zona sicura di classifica".

Giovani del domani: Luperto e Dezi?
"Ci sono stati interessi di mercato a gennaio. Per quanto riguarda Dezi, il Crotone si è ripreso, lo si vede anche dalla classifica. Hanno voluto tenere Jacopo a gennaio. E il ragazzo è rimasto con il piglio giusto. Ci siamo dovuti proteggere con i denti e parlano i risultati. Per quanto riguarda Luperto, anche lui a metà del Napoli (altra metà del Lecce, ndr), aveva avuto una richiesta importante dalla serie B, dal Varese. Ma convinti del percorso che sta facendo, abbiamo deciso di mantenere la nostra linea. A fine anno vedremo come si risolverà la comproprietà. Luperto come Dezi ha il contratto con il Napoli fino al 2016".

Fatica il Catania di Mazzotta.
"Ha solo bisogno di serenità. Non è una questione tecnica o manageriale, il Catania ha bisogno di tranquillità".