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...con Capozucca

...con CapozuccaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 29 novembre 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
A Cagliari anni splendidi, ora penso alla salvezza del Frosinone. Sei partite per il nostro futuro. Malumori con Giannitti voci false, Campbell sua intuizione. Ibra e il Milan...

Il Frosinone all’esame Cagliari. “Sarà una partita difficile, perché per me il Cagliari è una grossa squadra. Anzi, la classifica non è veritiera per il valore che ha. Giulini ha costruito un organico importante”, dice il dirigente dei ciociari, Stefano Capozucca a TuttoMercatoWeb.

Per lei è una partita speciale. A Cagliari ha ottenuto grandi risultati da ds.
“A Cagliari ho vissuto due anni splendidi. Soprattutto con i cagliaritani. È stata una separazione decisa insieme con il presidente. Il percorso doveva interrompersi. Ma nessuno può cancellare quello che abbiamo fatto. Un conto è essere promossi e un altro vincere, il Cagliari prima non aveva mai vinto il campionato di Serie B. Poi in Serie A siamo arrivati undicesimi spendendo poco o nulla. Potevamo anche arrivare decisimi. Sportivamente sono stati due anni importanti”.

Che crescita Barella...
“Ha fatto un percorso perfetto. È un ragazzo straordinario, ha avuto una crescita costante. Merita, sono contento che sia in Nazionale. Ormai è un big. Sono felice per Niccolò, davvero”.

La sua nuova sfida si chiama Frosinone. E la missione è complicata.
“Mi lega una profonda amicizia al Presidente Stirpe, grande uomo e grande persona. Sapevo le difficoltà del campionato, sappiamo qual è il nostro compito. Dovremo lottare per ottenere la salvezza che sarebbe come vincere il campionato. La partenza non è stata delle migliori, ma oggi il Frosinone è diverso dall’inizio. Siamo più fiduciosi rispetto a qualche mese fa”.

Mercato: che farete?
“Prima ci sono sei partite da giocare. Poi ci penseremo. Se abbiamo la possibilità di poter raggiungere la salvezza penseremo al mercato di gennaio. Altrimenti se non dovessimo fare quei punti necessari ci comporteremmo di conseguenza”.

In estate ha portato a Frosinone Pinamonti, giovane e di talento.
“I giocatori li prende la società, non Capozucca. Tutti i calciatori che fanno parte della squadra li ha presi il Frosinone. Il mio concetto di lavoro è questo, inutile attribuirli a me o a qualcun altro. Conta la squadra. Il Frosinone”.

Direttore, qualcuno mormora che tra lei e Giannitti non ci sia grande feeling.
“Queste voci le rimando al mittente. In una società con persone intelligenti, c’è spazio per lavorare in team. Non mi sembra che ci sia malumore. Non è la realtà dei fatti. Peraltro Giannitti in società ricopre un ruolo importante, l’intuizione di Campbell è stata sua”.

La sorpresa del campionato?
“Il Parma. Sta facendo un grandissimo campionato, ne sono felice. Perché ci sono due persone a me care: l’allenatore che stimo e il direttore Faggiano che è un ragazzo destinato ad una grande carriera, sa farsi voler bene e ha l’umiltà giusta. Quando doveva prendere Bruno Alves mi ha chiamato per chiedermi informazioni. Al di là delle intuizioni, vedi Gervinho, è una persona umile”.

Scudetto alla Juve, la strada sembra segnata.
“La Juve ha un organico importante, non solo negli undici che vanno in campo ma anche quelli che vanno in panchina. E poi CR7 si conferma sempre il più grande al mondo”.

Ibra-Milan, ci crede?
“Leggendo comincio a crederci. C’è un detto che dice se tuona da qualche parte piove. Il nome comincia a tuonare. Ibra rinforzerebbe l’attacco del Milan in maniera importante”.