Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

...con Colomba

...con ColombaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 4 marzo 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Pune esperienza positiva, tornare? Vediamo a settembre. Modena, niente accordo ma mi sarebbe piaciuto. Giovinco a Toronto, giusto così. Parma, ci vuole un miracolo..."

Un'esperienza da ricordare. Franco Colomba ha insegnato calcio in India, al Pune FC. E ora è pronto a ricominciare, per mettersi in gioco in Italia. "È stata un'esperienza positiva, di vita. Siamo partiti da zero, abbiamo cercato di organizzare una società di calcio e una squadra, con giocatori che non si conoscevano. È stato interessante, nel finale abbiamo mostrato segnali di crescita", racconta l'ex allenatore del Bologna a TuttoMercatoWeb.

Tornerà ad allenare il Pune?
"Vedremo. Se ne riparlerà, eventualmente, a settembre. Al calcio lascio sempre le porte aperte, si stanno aprendo nuove frontiere, oltre al calcio italiano. Tutte cose positive per poter lavorare".

Il suo ricordo più bello?
"Il rapporto che ho costruito con i calciatori indiani. Oltre alla soddisfazione di aver lavorato con mio figlio, che si è ben comportato: ora è svincolato, sta cercando squadra: ha ventisei anni, di sicuro ha fatto un'ottima stagione".

Poteva andare al Modena.
"Non ci siamo trovati d'accordo su alcuni punti. Tra l'altro Modena è stata la mia prima squadra, sono particolarmente legato a questa piazza. Per me insieme a Bologna e Avellino e Reggio Calabria da allenatore, rappresenta ventidue anni di carriera. Mi sarebbe piaciuto tornare a Modena, chissà in futuro...".

Lei è andato in India, un'esperienza di vita. Giovinco - che lei ha allenato - ha scelto di andare in Canada, al Toronto.
"Ha fatto benissimo, la proposta era irrinunciabile. Conoscendo l'ambiente canadese, pieno di italiani, un calciatore come lui che diventa l'idolo, è sicuramente qualcosa di importante. Può diventare il simbolo del calcio italiano in Canada".

Altri calciatori potrebbero seguirlo?
"Perché no? Dipende dalla voglia che uno ha di misurarsi in altri contesti".

Il suo ex Parma, intanto, affonda.
"Questo la dice lunga su quello che è il calcio al giorno d'oggi. Il Bologna è stato fortunato ad aver trovato la nuova dirigenza di origini canadesi, altrimenti avrebbe fatto la stessa fine. Il Parma nel corso di questi anni non è stato molto attento alle logiche. Di errori ne stati commessi abbastanza. Di Parma ho un ricordo bello. Ci siamo salvati bene. Nella seconda stagione l'obiettivo era la salvezza, ma poi hanno deciso di cambiare strada e questo gli è costato la serie A. Ho un ricordo bellissimo e anche bruttissimo perché nella seconda stagione non ho avuto possibilità di completare il mio lavoro".

Cosa direbbe, in questo momento, ad un tifoso del Parma?
"Ci vuole una grande fede per rimanere agganciati a questa squadra. I tifosi del Parma ce l'hanno. Devono pregare, affinché arrivi qualcuno come accaduto a Bologna. Altrimenti si ripartirà dal basso. Ma mi auguro per il bene dei tifosi che possa accadere il miracolo".