...con Corini
Juventus in finale di Champions League. "Una grande impresa, voluta, costruita, eliminando un avversario di valore mondiale. Il Real Madrid dieci mesi fa ha vinto la Champions League. Complimenti ad Allegri, ai giocatori, alla società, hanno costruito una stagione fantastica che può diventare straordinaria", dice a TuttoMercatoWeb Eugenio Corini, ex centrocampista della Juve e oggi allenatore, in attesa di una nuova panchina.
Attorno ad Allegri, ad inizio anno, c'era tanto scetticismo.
"Era più legato al fatto che andasse via un allenatore che ha lasciato un'impronta importante sulla Juventus. Che Allegri fosse un grande allenatore l'ho sempre pensato. Al Cagliari ha fatto bene, in Lega Pro ha vinto un campionato, al Milan ha vinto lo scudetto e poi dopo la vendita di Thiago Silva e Ibra ha fatto grandi cose. Per me Allegri è un grande allenatore, lo ha dimostrato arrivando in un momento particolare per la Juve".
Nei giorni scorsi è stato a Madrid. Un viaggio per scoprire i segreti di Real e Atletico Madrid. Il Cholo Simeone s'è formato in Italia, da allenatore, al Catania.
"Aveva già fatto bene in Argentina, poi a Catania ha salvato la squadra, è tornato in Argentina e poi è andato all'Atletico Madrid.
L'Atletico ha una qualità inferiore come giocatori rispetto al Real, si basa molto sull'identità di gioco che ha portato alla vittoria del campionato e anche a sfiorare la vittoria della Champions League. Mi interessava seguire la sua metodologia di lavoro, averlo visto lavorare da vicino è stato un onore".
L'Atletico parla anche italiano, con il ds Andrea Berta che in Italia invece - a sorpresa - non aveva grande considerazione.
"Nel calcio ci sono momenti in cui bisogna credere in se stessi, Andrea aveva già dimostrato le sue qualità al Parma. E ora le sta facendo vedere all'Atletico Madrid".
E il Real Madrid?
"Tante differenze con l'Atletico. Hanno due modi diversi di intendere la professione. Sono straordinari tutti e due, ma ognuno ha il suo stile di proporsi, di motivare la squadra e di allenare. Sono arrivati al top seguendo la propria idea di calcio".
Sembra che anche lei abbia l'occhio lungo. Voleva Felipe Anderson al Chievo Verona.
"Vero. Ma appena ci avevamo pensato già si capiva che la Lazio avrebbe voluto valorizzarlo. Pioli è stato bravissimo, Felipe Anderson è un talento, un giocatore davvero forte".
Pronto a rimettersi in gioco?
"Assolutamente sì. La voglia di lavorare c'è sempre. A volte sei costretto a lavorare...da casa. Ma è un momento per valutare e studiare giocatori e campionati. Tutto è in evoluzione, vedremo quali possibilità si presenteranno. Vedremo".