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...con Daniele Faggiano

...con Daniele FaggianoTUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Cantini - Ufficio Stampa Parma Ca
giovedì 30 aprile 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Calcio, serie tv e film: la mia quarantena.Allenamenti il 4 maggio: a Parma parchi chiusi, perché no un’ora a testa al centro sportivo? Ripresa o no, ci sia chiarezza. Giovinco, chi non lo vorrebbe?”

Ripresa del campionato in dubbio. Tra le dichiarazioni discordanti del Ministro Spadafora e la Lega Serie A che attende le decisioni del Governo. Intanto la disposizione è che dal 4 maggio gli allenamenti dei calciatori al centro sportivo non riprenderanno, ma gli stessi calciatori potranno correre al parco rispettando le misure di sicurezza. “Il Ministro forse vede problemi che noi sottovalutiamo. Alcune cose a tanti possono sembrare strane, però bisogna attenersi alle disposizioni”, dice a TuttoMercatoWeb il direttore sportivo del Parma, Daniele Faggiano.

Direttore, come trascorre questo periodo?
“Guardo partite, sto in contatto con tutti al telefono. E poi ci sono film, le serie tv. Ho visto La Casa di Carta e Vis a Vis. E guardo con piacere il Commissario Montalbano. Guarderò anche l’Allenatore nel Pallone 2, anche se il primo era un’altra cosa”.

E i rapporti con la squadra e lo staff tecnico?
“I rapporti con tutti ci sono sempre, seppure al telefono. Ovviamente manca il contatto quotidiano, di persona, con la squadra e l’allenatore. Anche se i ragazzi non possono allenarsi al centro sportivo”.

Non le sembra strana la decisione del Governo? Niente allenamenti al centro sportivo il 4 maggio con la Fase 2, ma si può correre per strada. E qualche altro sport può riprendere gli allenamenti...
“Secondo me, senza particolari problematiche, si potrebbero fare allenare i calciatori un’ora a testa al centro sportivo. Ma magari noi che facciamo calcio e non ci occupiamo delle epidemie, sottovalutiamo altri problemi che Spadafora e chi deve prendere le decisioni hanno sicuramente valutato. Ventidue giocatori possono andare al parco separati ognuno per conto proprio e con le misure di sicurezza a correre, ma non al centro sportivo. Anche se qui a Parma il sindaco ha chiuso i parchi fino al 17 maggio. Ovviamente andare al parco qui è diverso rispetto a Palermo, Lecce o Napoli dove l’epidemia sta avendo un livello di contagio differente”.

Lei è per la ripresa del campionato?
“Sono per il bene di tutti e per la sicurezza. Sono per il fare, non per la confusione. Siamo pronti a tutto, ma prima sappiamo e meglio è”.

Qualcuno è tornato a casa, vedi De Ligt che è andato in Olanda. Come legge questa partenza?
“Se qualche giocatore fa delle scelte ne risponde lui e ovviamente la società di appartenenza. Per quanto riguarda noi, la maggior parte dei nostri calciatori è a Parma”.

Quali conseguenze per il prossimo calciomercato? I danni economici derivanti da questa situazione potrebbero essere notevoli.
“Usciremo con le ossa rotte. Sarà un mercato ridimensionato, di fantasia e tanti prestiti. Non sarà semplice”.

E gli incontri di mercato? Difficile ipotizzare che si facciano gli ultimi tre giorni in hotel.
“Ci adegueremo a tutto... Si potrà fare ugualmente stando distanti. Sicuramente gli ultimi giorni bisognerà fare meno possibile, anche se non è facile”.

Proverà a prendere Giovinco?
“Chi non lo vorrebbe? Se n’era parlato ma se guardavamo il bilancio a gennaio, figuriamoci adesso. Il calciatore non si discute. Però non è facile...”.

Che campionato è stato per il Parma?
“Quello che speravamo, dimostrando di crescere piano piano. Certo, se avessimo ottenuto i tre punti contro la SPAL... “.

Una partita surreale, con l’incertezza di giocare sino al fischio d’inizio rimandato.
“Quella partita non è da tenere in considerazione, è un brutto allenamento. Ti prepari, fai pranzo alle nove, ti dicono di non giocare e poi giochi. Senza quel rigore sarebbe finita 0-0. Sono contento per Di Biagio, un po’ meno per me”.

Ha fortemente voluto Kulusevski, che la prossima stagione andrà alla Juve. È pronto?
“Siamo stati bravi. Sia io che il mister eravamo decisi. L’allenatore ci ha messo del suo a farlo giocare in più ruoli. Ha sempre fatto bene. Può crescere, deve trovarsi a suo agio, ma ha voglia di lavorare e arrivare. E in più ha talento. Alla Juve quando hai queste caratteristiche ti fanno crescere e ti accolgono a braccia aperte”.

Lei di scoperte se ne intende. Ciccio Caputo è una sua creatura dai tempi del Noicattaro.
“Ci sentiamo spesso. C’è un rapporto stretto. Avevo fatto di tutto per prenderlo dall’Entella. Poi ci ho riprovato quando era all’Empoli, ma i costi erano eccessivi”.

Oltreché per i gol, è balzato agli onori della cronaca per quel messaggio di speranza: andrà tutto bene.
“Poche righe, un piccolo grande gesto. Quel cartello parlava a nome di tutti: calciatori, allenatori e dirigenti. Dalla Serie A ai dilettanti”.

E lei dove si vede il prossimo anno? È stato accostato alla Roma e ad altri club.
“Mi vedo al Parma. Le voci fanno piacere,ma da altre parti ci sono amici che lavorano e per me l’amicizia è sacra. Resto al Parma”.

Trapani in difficoltà, anche con gli stipendi pagati in ritardo rispetto alla scadenza del 16 marzo. È stata la sua creatura, un miracolo sportivo per anni. Che effetto le fa?
“Non conosco i discorsi fuori dal campo. Parlo della classifica e mi dispiace, perché sono un tifoso del Trapani. So quanto ci tenevano Castori e tutto l’ambiente a fare bene”.

Dubbi sulla ripresa della Serie A per il protocollo sanitario. In B sembra utopia poter riprendere.
“Se è difficile in Serie A... però parlano tutti ed escono sempre molte date. Non è un discorso facile. Mi auguro ci sia chiarezza, in un senso o nell’altro”.

L’uomo mercato della B?
“Sono contento che si sia messo in mostra Pettinari, lo avevo avuto a Siena. Deve ancora dimostrare completamente il suo valore. In B ci sono tanti calciatori bravi, ma Pettinari da parte mia merita una menzione a parte”.

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