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...con Di Carlo

...con Di CarloTUTTO mercato WEB
mercoledì 6 giugno 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Palermo e Frosinone, vi siete giocati il campionato: oggi importante non perdere. Venezia, bravo Inzaghi. Cittadella, se vai in A fai come il Chievo. Napoli-Sarri, finito un ciclo. Ancelotti top. E io...

“Il Palermo si è giocato il campionato per via del ritmo basso, non ha saputo alzare i ritmi in linea con la sua qualità. Mentre il Frosinone se l’è mangiato all’ultima giornata e da ciociaro mi dispiace: è stata una mazzata”. Così a TuttoMercatoWeb Domenico Di Carlo analizza i rendimenti di Palermo e Frosinone, oggi impegnati rispettivamente contro Venezia e Cittadella per le semifinali dei playoff di Serie B.

Che partite si aspetta oggi?
“Cittadella e Venezia hanno un vantaggio: sono in movimento da più tempo rispetto a Palermo e Frosinone. Per la prima partita ci sarà da soffrire, se Palermo e Frosinone usciranno indenni dall’andata se la giocheranno al ritorno”.

Il Venezia è una delle sorprese. Proprio come il Cittadella...
“Inzaghi ha plasmato la sua squadra dandole un’identità difensiva importante. Il Venezia ha qualità e unisce capacità difensive ad offensive, partecipano tutti al gioco. Il Venezia sembra che dorme, ti aspetta e al primo errore ti punisce. E poi l’entusiasmo arancioneroverde può fare la differenza. Il Palermo dovrà fare una grande partita. Il Frosinone deve riuscire a non perdere a Cittadella, anche se il fatto che non gioca da tempo non aiuta. Oggi sarà importante ottenere un risultato positivo”.

Sorpreso dal Cittadella?
“Non mi ha stupito. Propone questo tipo di calcio da anni, cerca di fare le cose semplici. Questo è il Cittadella... Se andasse in A diventerebbe il Chievo Verona di una volta. Programmazione, spirito di squadra e organizzazione di gioco”.

Il Perugia aveva raggiunto i playoff. Poi ha cambiato allenatore, si è affidato a Nesta. Ed è stato eliminato...
“Aveva un ottimo organico, di grande qualità. La rincorsa è stata straordinaria. L’obiettivo playoff è stato raggiunto. Per quanto riguarda il cambio di allenatore, una proprietà ha facoltà di giudicare l’operato. Quando arriva un tecnico che conosce poco la squadra, si punta più sulla squadra stessa. Il Venezia s’è dimostrato avversario ostico, il Perugia non ha messo in campo tutte le sue qualità”.

Serie A: il Napoli da Sarri ad Ancelotti. Come ha visto questo cambio?
“Era finito un ciclo. Sarri per fare meglio avrebbe dovuto vincere il campionato. Probabilmente non c’era più nelle intenzioni di continuare il percorso. Meglio cominciare un altro progetto, con un allenatore esperto che grazie alle sue conoscenze può portare qualcosa in più. Il Napoli ha sempre fatto campionati importanti. Il gioco di Sarri è bellissimo, novantuno punti non sono pochi e bisogna dargliene il merito. Ma il Napoli ha cambiato pagina e preso uno dei migliori allenatori sulla piazza”.

Al Milan, per Gattuso, la prossima stagione sarà parecchio impegnativa.
“Ha dato un cambio di mentalità alla squadra. Oltre al gioco ha dato lo spirito milanista, l’attaccamento ai colori, il senso di appartenenza che magari mancava con Montella. Il prossimo anno però bisogna confermarsi. E anche per Gattuso sarà una stagione importante. Al Milan bisogna vincere. Chi va in rossonero deve vincere”.

E lei, mister?
“Intanto guardo partite. Tra Primavera e playoff. Per il futuro mi piacerebbe ripartire dall’inizio. Programmando la stagione, obiettivi e strategie”.