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...con Diego Lopez

...con Diego LopezTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 1 giugno 2017, 00:002017
di Alessio Alaimo
"Palermo, ho dato il massimo. Zamparini mi chiamava Thiago... colpa della mia mail. Crotone, grande impresa. Io pronto a ripartire"

"Pronto, Thiago?", "No, veramente mi chiamo Diego". Sarà stato più o meno così uno dei dialoghi tra Maurizio Zamparini e Diego Lopez durante il periodo rosanero del tecnico uruguaiano. "Si - dice Lopez sorridendo in esclusiva a TuttoMercatoWeb -, nella mia mail ho il nome di mio figlio e tante volte con il presidente comunicavamo via email. Non gli dicevo 'pres, sono Diego'. All'inizio ero sorpreso, poi ho capito che tutto era legato alla mia mail. Con lui sempre avuto un buon rapporto", prosegue Lopez.

Perdoni la curiosità, cosa le scriveva Zamparini nelle mail?
"No, questo preferisco tenerlo per me. Ma è un presidente che vuole sapere tutto, come Cellino".

Il Palermo e la retrocessione: che è successo?
"Li c'è stato un insieme di cose. Voglio ringraziare il presidente per avermi fatto tornare in serie A".

Quale presidente?
"Zamparini, ovviamente. Dico grazie a lui e Nicola Salerno per l'opportunità. Ho dato il massimo, ma purtroppo non è andata bene".

I rimpianti?
"Contro la Sampdoria abbiamo fatto una grande partita, poi ci hanno fatto gol alla fine. Sono le annate che nascono così. In alcune partite siamo stati sfortunati, per esempio contro il Torino ci sono stati degli errori individuali e quando hai un gruppo giovane perdi delle certezze".

Che impresa il Crotone...
"L'avevo immaginata, anche se li abbiamo affrontati vincendo si sono dimostrati un gruppo senza alcuna intenzione di mollare. Sono stato abituato da allenatore e da giocatore a lottare per la salvezza e per arrivare all'obiettivo devi avere un gruppo forte. Sono contento per il mister Nicola".

Il Palermo deve fare i conti, intanto, con il cambio di proprietà.
"Ricordo l'esperienza di Bologna: siamo partiti con una società in difficoltà, prima del cambio eravamo primi. Poi hanno mandato via Fusco e sono cambiate le dinamiche. Per quanto riguarda il Palermo, penso che Zamparini sia ancora dietro tutto. Anche perché il closing non è stato fatto".

Campionato serie A: come lo ha visto?
"Monotono... perché ha vinto ancora la Juve. I bianconeri hanno meritato. A Roma e Napoli manca qualcosa per arrivare ai livelli della Juventus che ha fatto qualcosa di incredibile".

E lei, pronto a ricominciare?
"Si. Chiaro. Mi piacerebbe partire dall'inizio e magari avere tempo, cosa che non c'è da nessuna parte. Non guardo la categoria, voglio dimostrare cosa posso fare. Come a Cagliari e Bologna dove tra le difficoltà insieme al Direttore Fusco abbiamo costruito una bella squadra".

La rivelazione: l'Atalanta.
"Un campionato incredibile. Gasperini ha rischiato, poi è stato bravo a mettere in pratica le sue idee. Mi piace molto la sua filosofia di gioco, secondo me ha trovato il giusto mix giovani-esperti e i calciatori sono stati bravi ad ascoltarlo".

Torniamo al Palermo: come ripartire?
"Andelkovic, Chochev e Goldaniga sono bravi così come Ruggiero che l'avevo visto in alcuni allenamenti e così l'ho voluto con me. Gazzi ha ancora tanto da dare, così come Nestorovski. Così come Pezzella".

È la sua prima intervista dopo l'addio al Palermo: un messaggio ai tifosi?
"Non ho parlato prima per non disturbare: quando uno va via deve cercare di non creare problemi. Ho fatto lo stesso a Bologna. A Palermo ho trovato una piazza importante, magari depressa ma che voleva accompagnare la squadra. Il Palermo ripartirà, con voglia ed entusiasmo. Ho dato il massimo, a volte le cose vanno bene e altre volte meno".