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...con Faggiano

...con FaggianoTUTTO mercato WEB
martedì 5 luglio 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"No a Bari e Ascoli? Bisogna fare scelte ed essere uomini, non potevo lasciare il mio presidente. Petkovic e Coronado: non dobbiamo cedere per forza. Guerrieri in porta, in attacco vorrei Longo. Rosina un amico. Conte cuore azzurro. E Pellé..."

La parola, le strette di mano e il cuore più delle scelte economiche. Daniele Faggiano è persona tutta d'un pezzo e ha scelto di continuare il suo percorso a Trapani. Quella macchina perfetta, la favola creata da lui con strategie e idee chiare. Nonostante le tante richieste - perché uomo mercato lo era diventato anche lui - ha deciso di rimanere fedele alla causa granata. E quindi testa alla prossima stagione, prima il mercato e poi il campo. Faggiano - che parla a TuttoMercatoWeb - è già all'opera, per il Trapani e con il Trapani.

Direttore, Ascoli e Bari su di lei: alla fine è rimasto a Trapani. Dopo la cavalcata dell'anno scorso sarebbe stato logico andar via e provare una nuova esperienza, no?
"No. Perchè? Ci sono dei momenti che bisogna fare delle scelte ed essere uomini. Il mio presidente merita questo e altro. Mi sento uno della famiglia, avevo dato una parola e quella è stata. E poi non potevo certo tirarmi indietro a mercato già cominciato".

E ora il mercato. Partiamo dalle richieste per Petkovic e Coronado?
"Io rispondo che non dobbiamo privarci per forza dei nostri giocatori. Non abbiamo questa necessità".

Scognamiglio?
"Abbiamo un accordo con il giocatore e l'agente: se c'è una proposta la prendiamo in considerazione".

Magari la proposta è già arrivata. Dal Pisa.
"Mi ha chiamato Gattuso un mese fa. Poi nient'altro".

Mercato: dopo Coronado guarda il campionato maltese?
"Lo seguo da sempre. Cerchiamo nuovi Coronado".

A proposito, Coronado che fa?
"Igor deve confermarsi anche quest'anno, sennò abbiamo fatto un buco nell'acqua".

Nicolas è tornato al Verona, il portiere del Trapani sarà Guerrieri della Lazio?
"Molto probabilmente sì".

In attacco arriverà Longo dall'Inter?
"Mi piace, ci interessa. Da noi troverebbe un ambiente che punterebbe su di lui".

Le piace anche Rosina?
"È un amico, un bravo ragazzo. Stiamo valutando diversi profili, dobbiamo pensare al nostro modulo di gioco. Vediamo".

A cosa punta il Trapani 2016/2017?
"Alla salvezza. Nient'altro. Pensiamo a fare cinquanta punti. Quest'anno ci aspetteranno tutti al varco per far vedere che siamo stati un fuoco di paglia, ma cercheremo di far ricredere tutti".

Dopo l'anno scorso fosse un tifoso s'aspetterebbe qualcosa di più anche lei, no?
"No. Prima di tutto la salvezza. Chi vive la realtà sa che il presidente non fa il passo più lungo della gamba. Cercheremo di non fare danni e già questo non è facile".

Petkovic può andare al Bologna?
"C'è stato un pour parler, ma è finita lì. Il mercato è in evoluzione".

Ha mai pensato al ritorno di Mancosu?
"No".

Di Petkovic ne ha parlato anche con l'Empoli?
"Una chiacchierata c'è stata".

L'Italia del suo amico Conte: che peccato per l'epilogo, perdere ai rigori brucia.
"Non l'ho sentito, immagino la delusione. E mi dispiace anche per la famiglia e gli amici. Sicuramente Conte ha fatto ricredere tanti. Non sarà simpatico a molti, ma quando giocava la Nazionale sembrava una squadra di club. Ha fatto avvicinare l'Italia agli italiani con il gioco, mica solo con il carattere. E a proposito dell'Italia...".

Prego.
"Mi sembra esagerato questo clima attorno a Pellè, tutti facciamo delle scelte giuste o sbaglaite che siano. Magari Graziano ha cercato di provocare Neuer. Ma è un ragazzo di sani principi e non voleva certo fare il fenomeno".

In Nazionale il dopo Conte è Ventura: un film già visto nel Bari suo e di Perinetti.
"È un grande allenatore, l'ho sentito e ha un entusiasmo fuori dal normale, proprio ce lo aveva come Conte. E a proposito di Antonio: m'è dispiaciuto sentire che il mister non fosse concentrato sulla Nazionale perché già con la testa al Chelsea. Facile giocare con il sedere degli altri...Antonio è un grande professionista e tutti, grazie a lui, hanno riscoperto l'amore per la Nazionale Italiana".