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...con Floro Flores

...con Floro Flores TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 28 agosto 2018, 00:002018
di Alessio Alaimo
Al Chievo non ero gradito. Non mi hanno trattato bene, ma il mister voleva che restassi. Risoluzione perché non mi faccio prendere in giro da chi ha iniziato ora a fare calcio... Posso dare ancora tanto. Bari, che peccato...

Antonio Floro Flores e il Chievo Verona, addio. L’attaccante qualche settimana fa ha risolto il suo contratto con la società gialloblù. Una reazione d’orgoglio, ma anche un segnale per far capire che è vivo e ha ancora tanto da dare al calcio italiano. Al di là di stipendi e contratti. Floro Flores rompe il silenzio. E lo fa in esclusiva per TuttoMercatoWeb.

Perché la risoluzione con il Chievo?
“Avevo capito che non ero più gradito”.

Può essere più chiaro?
“Non mi hanno trattato benissimo. L’allenatore voleva che restassi, la società meno e io non voglio essere un peso per nessuno. A trentacinque anni non posso farmi prendere in giro da chi ha iniziato a fare calcio ora. Ero anche disposto a spalmare l’ingaggio”.

La risoluzione è stata la naturale conseguenza di un rapporto non dei migliori...
“Dopo l’amichevole contro il Napoli non ho capito più niente. Poi uno mi raccontava una cosa e un altro un’altra ancora. La risoluzione è stata dettata dall’orgoglio. Non mi faccio trattare come uno stupido da nessuno. Comunque ringrazio il mister”.

E Il futuro?
“Mi sto allenando per tenermi in forma con una squadra di interregionale. Giusto per tenere il ritmo ed essere pronto quando arriverà la chiamata”.

Di richieste ne sono arrivate...
“Si. Ma preferisco aspettare. Non erano le richieste che volevo”.

Era stato accostato al Livorno. Mica male giocare con Diamanti...
“Mi farebbe piacere giocare con Diamanti e Dainelli, sono ragazzi che come me possono dare tanto. Voglio aspettare chi crede in me”

La sua squadra ideale?
“Posso dare ancora tanto come giocatore e come persona. Voglio andare dove non mi facciano pesare l’età. Ho trentacinque anni, so quanto posso dare al calcio. Tanto. Vorrei un progetto bello, serio. Mentre in C andrei solo all’Arezzo”.

Se il Bari non fosse fallito sarebbe rimasto, immagino. L’epilogo dei biancorossi è stato assai triste...
“Il presidente era venuto a parlarci e aveva detto che era tutto a posto e che i giornali esageravano. Invece i giornali avevano ragione. Ci hanno preso in giro, tutti. Il calcio italiano non può permettere queste cose. Questo fallimento mi è sembrato strano, perché ci hanno pagato quasi tutti gli stipendi. Il presidente doveva parlare chiaro, la sincerità è la cosa più bella che ci sia. Ma nel calcio non va di moda. Peccato, davvero”.

Senza il fallimento sarebbe ancora in biancorosso?
“Si. Assolutamente. La gente mi ha voluto bene. Bari la porto con me”.

Occhi sulla A: l’Inter non ha iniziato bene...
“Sono cambiate tante cose. L’allenatore dell’Inter è il migliore della Serie A. Sa come far giocare la squadra. Alla fine verrà fuori. Dopo quello che spendi la gente si aspetta tanto. A Milano i tifosi sono esigenti, è normale”.

Sorride, intanto, il Napoli...
“È una realtà consolidata. Ancelotti poi non è mica l’ultimo arrivato... se il Napoli lo ha preso un motivo c’è”.

Scudetto: ancora Juve?
“Oggi è un gradino sopra, anche due. Però mi auguro sempre possa essere l’anno buono per il Napoli”.