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...con Gerolin

...con GerolinTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 24 novembre 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Ibra affascinante, ma per il Milan sarebbe come Ribery alla Fiorentina: non è la soluzione. In rossonero giovani bravi, non bastano. Udinese, Gotti è ok. De Paul andrà via, all’Inter può servire”

“Ibrahimovic è un calciatore affascinante. Però... Ribery alla Fiorentina, Ibra al Milan: mi sembrano calciatori un po’ datati. Sono bravi e hanno qualità, ma a me piacerebbe vedere dei giocatori forti e non così datati. Ok l’operazione Ronaldo, è arrivato ad un’età che ha dato e può ancora dare. Ibra e Ribery però iniziano ad avere la loro età”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex direttore sportivo di Palermo e Udinese, Manuel Gerolin.

Cosa non la convince?
“E un’operazione alla Ribery. A livello mentale può aiutare la squadra, i giovani. Ma i cavalli di ritorno all’età di Ibra non mi vedono molto d’accordo. E poi guardate cosa è successo con gli altri ritorni, non sono andati benissimo. Credo però che la dirigenza del Milan abbia le capacità di guardare a queste cose. Ibra di nuovo in rossonero non mi sembra una grande soluzione”.

Piatek intanto delude.
“Ha fatto meravigliosamente bene nel Genoa, ha sfruttato le sue caratteristiche però essere la prima punta del Milan e avere la squadra sulle spalle è un po’ troppo. È arrivato, ha fatto una marea di gol e ha l’istinto del goleador. Prima di dare via Piatek bisognerebbe pensarci bene. Evidentemente soffre anche lui la situazione del Milan, che tutti si aspettavano in una posizione diversa di classifica. È un finalizzatore, ha bisogno di una squadra che metta tanti palloni dentro e crei un gran volume di gioco”.

Cosa non va al Milan?
“I problemi del Milan partono da quattro-cinque anni fa. E nel frattempo la Juve ha sbagliato poco o nulla, quest’anno poi c’è l’Inter che ha fatto ottimi acquisti. C’è grande concorrenza. Il Milan ha giovani fortissimi, però dovrebbero essere accompagnati da calciatori un po’ più esperti”.

I giovani però promettono bene...
“Theo Hernandez e Leao li avevo già visti; Paquetà lo conoscevo dal Flamengo ed è bravo stilisticamente però non ha un ruolo ben definito: queste difficoltà erano immaginabili”.

La sua ex Udinese intanto ha deciso di proseguire con Gotti sino a fine anno.
“Giusto così. Si è presentato con una bella vittoria contro il Genoa. Ha il gruppo in mano e la fiducia di tutti i giocatori. Ha messo a posto la squadra e rispolverato Nuytinck e altri calciatori. La scelta dell’Udinese mi sembra giusta. Perché cambiare quando hai in casa uno ben voluto e che conosce i giocatori fin dal ritiro? L’Udinese non rischia assolutamente nulla, ha una rosa che come sempre può gestirsi e finire il campionato nel migliore dei modi”.

Il pezzo pregiato in bianconero è sempre De Paul. E piace all’Inter.
“Prima o poi andrà via. È un grande giocatore e l’Udinese si sa, è bottega cara. È destinato ad andar via, se arriva l’offerta anche a gennaio. È giusto che vada, l’Udinese lo sa. All’Inter lo vedrei bene, potrebbe essere un’alternativa valida a Candreva. Se vuole vincere qualcosa è giusto che l’Inter abbia tanti giocatori bravi”.

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