Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

...con Giampaolo

...con GiampaoloTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 23 dicembre 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Empoli, che divertimento allenare qui... futuro? Qui i contratti non contano, più importanti i rapporti. BigMac come il buon vino, più invecchia e più diventa forte. Big? L'Empoli è il mio punto di arrivo"

Ritorno in Serie A per Marco Giampaolo, da protagonista. Bel gioco, idee precise e... settimo posto in classifica. Mica male per uno l'anno scorso è dovuto ripartire dalla Lega Pro. "Ho ritrovato la serie A competitiva, come sempre. Forse con qualche fuoriclasse in meno. Ma il livello di preparazione e fisico tecnico-tattico è sempre di livello. C'è qualche campione in meno, probabilmente per un regime fiscale diverso rispetto all'Inghilterra, Spagna, Francia e Germania", dice l'allenatore dell'Empoli a TuttoMercatoWeb.

Mister, per lei un ritorno in A in grande stile.
"Mi diverto ad allenare un gruppo di calciatori di qualità, in una società che sa fare le cose e che dà la priorità al lavoro e alla programmazione. Per quanto riguarda, mi ritengo fortunato ad allenare l'Empoli"

E lei, mister? È dovuto ripartire dalla Lega Pro.
"Fa parte del gioco. Io penso che il nostro lavoro non finisca mai, i problemi non li risolvi mai. Non basta una vittoria. Devi dare continuità, questo fa la differenza. Se perdessimo tre partite consecutive sarebbe un problema. C'è poco da alzare la testa. I giudizi, nel bene e nel male, devono essere valutati fino in fondo. Non bisogna mai fermarsi. Poi qui ho trovato un presidente e un direttore sportivo che sono competenti e fanno calcio. Palo dentro e palo fuori non è figlio di un giudizio sull'andamento della squadra. Ma oggetto del giudizio è il lavoro di tutti i giorni".

Empoli sempre più nel segno di Maccarone.
"È come il buon vino, più invecchia e più diventa buono. L'ho allenato a trent'anni e oggi è più forte di sei-sette anni fa. Merito delle sue capacità, ha interpretato il lavoro con professionalità e la cura di se stesso. Sacrifici che richiede lo sport ad alti livelli".

A proposito, rinnova?
"Quando trova il tempo di fare ciò può passare in sede a firmare il contratto. Un attestato di stima importante, non c'è nessun problema".

Per lei, invece, segnali di apprezzamento dalla sua società. I suoi dirigenti dichiarano pubblicamente che è da big. Un treno che può ripassare...
"Ho un'ottima squadra ad Empoli, la mia soddisfazione è allenare questo gruppo di calciatori che riescono a trasformare le idee in qualcosa di concreto e tangibile. Un valore che difficilmente riesci a riscontrare segni tangibili sul campo".

Cosa le è rimasto dell'esperienza in Lega Pro, alla Cremonese?
"Occhio, la Lega Pro è sempre dietro l'angolo: mai fermarsi e pensare a ciò che è stato fatto. Della Cremonese mi rimane l'immagine di un gruppo straordinario, con i quali abbiamo fatto un ottimo campionato che mi ha ridato la voglia di andare in campo ed allenare. Ogni anno è una storia a se, che si porta dietro delle motivazioni diverse. Mai fermarsi alla superficie".

Il suo obiettivo, per il futuro?
"Riuscire a lavorare, attraverso le mie condizioni e le mie caratteristiche. Trovare situazioni che mi permettono di fare le cose come credo debbano essere fatte. Oggi il mio punto d'arrivo è l'Empoli".

Si aspetta regali dal mercato?
"No. Questo è un gruppo forte così. E quando parlo di gruppo intendo ventitré giocatori, non undici. Sono contento di averli tutti già dal 28 quando riprendiamo e fino alla fine del campionato. Questo è il più grande recupero. Poi recuperano Mchedlidze e Croce".

E intanto vi tenete stretti Tonelli e gli altri big. A gennaio non parte nessuno, giusto?
"A gennaio nessuna partenza eccellente. A fine anno andrà via chi avrà delle richieste. Ma questo dipende molto da che tipo di campionato riusciremo a fare e che espressione di gioco riusciremo ad offrire. A giugno può succedere di tutto".

Torna a risplendere anche Saponara, che al Milan non ha brillato.

"Uno dei più grandi talenti del calcio italiano. Non conosco le situazioni che ha vissuto al Milan, però allenandolo posso dire che è il talento italiano con più qualità oltre quelli già noti. Da giugno sarà prontissimo".

E lei, mister?
"Vivo alla giornata, alleno e mi diverto. Poi quando sarà il momento vedremo. Ma io sono riconoscente, grato a chi mi ha ripescato dalla Lega Pro. Il mio futuro è nelle mani dell'Empoli, un posto dove contano prima i rapporti e poi i contratti".