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...con Giorgio Perinetti

...con Giorgio PerinettiTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
domenica 26 aprile 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Il 4 maggio sia segnale di ripresa. Ci sarà paura, ma il movimento deve ripartire. Mercato da casa e dalle sedi: come sarà la prossima sessione. Lazio, Vazquez l’ideale per Inzaghi”

“La ripresa del campionato? Dispiace che i vari incontri non siano serviti a chiarire tutti gli aspetti. Però non è neanche sbagliato perché bisogna essere certi di poter ripartire. Tutte le società sono pronte a ricominciare, anche se poi a leggere le dichiarazioni qualcuno la pensa diversamente. La cosa migliore sarebbe la chiarezza per programmare l’immediata ripartenza o eventualmente una sospensione chiara fino a data da destinarsi”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex direttore generale del Genoa, Giorgio Perinetti.

Alla ripresa, ovviamente, si giocherà a porte chiuse.
“Dispiace. Ma il movimento deve ripartire. Per le porte aperte ci vorrà tempo. Il calcio è un’impresa che ha diritto di pensare alla ripartenza. L’ondata populista che dice che non bisogna ripartire non pensa al bene del sistema perché attorno al calcio ci sono persone che lavorano dignitosamente per portare a casa lo stipendio. Il 4 maggio lo voglio leggere come un segnale di ripresa”.

Si tornerà in campo con la paura di contagiare o di essere contagiati...
“Qualunque professionista avrà questa paura. Così come noi avremo timore di viaggiare. Ma se si vuole assicurare la ripresa qualche rischio lo correremo tutti. La paura sarà una compagna. Giocare in sicurezza significherebbe aspettare il vaccino. Ma se dovessimo aspettare così tanto, poi alla ripresa non ci sarebbero più le società di calcio”.

Cosa le è mancato di più in questi giorni di isolamento?
“Il contatto con le persone, le relazioni. Il telefono aiuto ma non è come una chiacchierata con le persone che incontri. Questo periodo ha provocato un senso di smarrimento. C’è voglia di tornare”.

Ad oggi sembra impossibile pensare alla tre giorni di calciomercato di agosto in hotel.
“È un assembramento generale, contrario ai dettami della sanità. Bisognerà trovare delle formule diverse e quindi utilizzare il cellulare. Il mercato si farà dalle sedi o dalle case. Ma sarà una sessione diversa anche nella sostanza. Ci saranno movimenti funzionali. E chi ha giocatori forti non abbasserà i prezzi. Voglio essere ottimista e sperare che si possa riprendere... nelle trattative si potrà litigare bene anche per videochiamata. Anche se litigare sarà un verbo sempre più edulcorato, si dovrà tornare a discussioni produttive per risolvere reciprocamente dei problemi. Il tempo maggiore lo abbiamo impiegato per litigare per niente. Tornando indietro probabilmente tante discussioni le avremmo evitate volentieri”.

A proposito di mercato. La Lazio pensa al Mudo Vazquez...
“È la squadra più adatta alle sue caratteristiche. Non so cosa ne pensi Tare che ritengo la Cassazione, ma il modo di giocare della Lazio si sposa con le caratteristiche di Vazquez”.

Lazio protagonista del campionato. Come immagina la ripresa?
“La Lazio ha giocato un calcio importante. È stato il più bel campionato degli ultimi anni, purtroppo è fermato da questa triste situazione del Coronavirus. Alla ripresa ci saranno delle incertezze, si vedrà un altro campionato. Non si sa come riprenderà. Ogni squadra sarà una sorpresa”.

E lei, direttore?
“Prima del virus avevo avuto dei contatti. Non so cosa accadrà. Esperienza e competenza credo potranno essere utili”.

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