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...con Jawad El Yamiq

...con Jawad El YamiqTUTTO mercato WEB
venerdì 13 novembre 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Al Genoa non ho avuto chance, felice al Valladolid.Vi racconto Ronaldo presidente.Marocco,Coppa d’Africa e Mondiale: possiamo fare bene.Covid? La Nazionale è sicura, alla chiamata si risponde sempre”

Un rapporto speciale con il suo agente Andrea D’Amico, consigliere e figura di riferimento professionale e non solo. Il difensore Jawad El Yamiq ha lasciato il Genoa quest’estate, piaceva in Turchia ma su input del suo manager ha scelto la Spagna, il Valladolid di Ronaldo, per continuare a crescere. “Sono ancora giovane, non penso a quei campionati dove prevale l’aspettò economico. Oggi per me è importante dare priorità all’aspetto sportivo”, dice il difensore marocchino a TuttoMercatoWeb.

Il suo agente è stato importante nella scelta di andare al Valladolid?
“Si. Ma io da sempre sono stato un fan del calcio spagnolo. Il mio rapporto con Andrea che non lo considero non solo un agente ma anche un fratello maggiore ha fatto sì che non ci fossero difficoltà a fare una scelta per il mio percorso. C’è distanza tra noi perché io sono in Spagna e lui in Italia ma il nostro è un rapporto importante”.

Al Genoa non ha avuto la possibilità di far vedere le sue qualità.
“Non ho mai avuto l’opportunità di dimostrare il mio valore. A Perugia invece Nesta ha puntato su di me e sono stato uno dei migliori difensori. Non capisco perché non abbia mai avuto la possibilità di dimostrare al Genoa, ma non rimpiango nulla”.

Il suo presidente, al Valladolid, è Ronaldo. Il Fenomeno. Mica uno qualunque. Com’è come presidente?
“Una gran brava persona. Un grande presidente. È stato un uomo di spogliatoio e quindi lo sentiamo anche come un amico, un compagno. Da lui gli attaccanti possono apprendere perché è stato il Fenomeno. Per me è un onore far parte della sua squadra perché prima delle partite viene, cerca di farci capire eventuali errori da evitare in partita. Sono qui da poco, ma sa fare il presidente. Poi il calciatore non si discute”.

Ronaldo è stato un grande calciatore, che ricorso conserva?
“Sono tifoso del Real Madrid, l’ho sempre visto come un idolo. Poi all’Inter, al Barcellona e al Milan ha fatto grandi cose. Ma da piccolo io tifavo Real. Immaginate adesso con quali occhi lo guardo”.

A cosa punta il suo Valladolid?
“Prima di tutto la salvezza. I risultati arriveranno, giochiamo un grande calcio. E siamo sicuri di centrare l’obiettivo. Una volta raggiunta la salvezza potremmo pensare ad altro”.

Ci pensa al ritorno in Italia?
“Oggi no. Qui ho trovato la mia dimensione. Poi in futuro chissà. Se Dio un giorno vorrà farmi tornare in Italia, allora tornerò in Italia”.

E il suo Marocco?
“Vogliamo qualificarci alla Coppa D’Africa. Ci prepariamo. Ma sappiamo che da marzo dovremo lottare per il Mondiale in Qatar. Il Marocco è pronto, ha tutto per fare bene come nel 2018”.

In Italia oggi le partite della Nazionale vengono viste come un ostacolo e un problema che potrebbe complicare la già delicata situazione Covid. Da calciatore come la vede?
“Da calciatore io penso solo a giocare. Ma viaggiare è abbastanza sicuro. Siamo tutti in bolla, non c’è rischio di contagio. Poi su tante persone qualcosa può succedere. Ma la Nazionale è la cosa più importante della carriera e alla chiamata del tuo Paese devi rispondere sempre, a discapito di qualsiasi cosa”.

Real Saragozza, adesso Real Valladolid. Il prossimo passo un altro Real, quello più importante?
“Speriamo! (sorride, ndr). Io cerco di dare il massimo ad ogni partita”.

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