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...con l'abolizione agenti

...con l'abolizione agentiTUTTO mercato WEB
© foto di Marco Conterio
mercoledì 1 aprile 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
Cambia il mondo del calciomercato, Andrea D'Amico VS Stefano Capozucca: il pensiero di agenti e dirigenti...

Cambia il mondo del calciomercato. Da oggi gli Agenti Fifa non esistono più. Spazio agli intermediari del pallone. Una rivoluzione che agevola o complica le cose? TuttoMercatoWeb lo ha chiesto a due operatori del settore. Un noto agente Fifa e un direttore sportivo esperto. Parola quindi ad Andrea D'Amico e Stefano Capozucca, dirigente del Genoa.

Albo cancellato, che ne pensate?

D'Amico: "Sarà una regolamentazione che si avvicina alla realtà del lavoro. Noi svolgiamo il nostro lavoro nell'interesse di tanti soggetti: della società che vuole acquistare e del calciatore oggetto di una trattativa. È un regolamento che riconosce sempre più la figura di libero professionista e autonomo del manager di un calciatore o società. L'associazione di categoria crea valore contribuendo a formare chi si iscriverà all'elenco creando dei corsi di aggiornamento per creare maggiore qualificazione nel settore. Come Associazione Italiana Agenti, di cui sono vice presidente, ci siamo sempre battuti per una riqualifica del settore".

Capozucca: "Se la cancellazione è stata approvata, evidentemente, ci sono buoni motivi. Ma già adesso su certi giocatori non c'è chiarezza sugli agenti e i mandatari, figuriamoci con l'abolizione dell'albo degli agenti. Magari ci saranno degli accordi privati tra un manager e un calciatore, ma così diventa una giungla".

Cosa cambierà?

D'Amico: "A riconoscere il valore della propria professione è sempre il mercato. Non penso che un calciatore si affidi al primo che passa per farsi assistere. L'attività che svolgi quotidianamente e la tua formazione ti qualifica agli occhi del calciatore. Non basta superare un esame o avere un tesserino per fare bene il proprio lavoro: come in ogni attività occorrono formazione, esperienza e un curriculum adeguato. Per fare l'amministratore delegato di un'azienda non serve un tesserino, ma chi è quel folle che affida un'azienda al primo che passa?"

Capozucca: "Se prima eri certo di alcune situazioni, oggi ci sono meno certezze. Se sei interessato ad un calciatore il primo contatto ce l'hai con la società di appartenenza. Poi sarà il giocatore a dire da chi è rappresentato".

In sintesi, favorevoli o contrari?

D'Amico: "Favorevole. Per la nostra professione abbiamo auspicato maggiore autonomia e autarchia che riconosca il nostro status di liberi professionisti operanti nel settore calcistico e sportivo in generale"

Capozucca: "Contrario. Così complichiamo tutto. Adesso si può creare un po' di confusione. La cosa importante è che ci sia chiarezza da parte dei calciatori. Devono essere loro a dire chi li rappresenta, ma se un calciatore dice ad un addetto ai lavori «trovami la squadra e diventi il mio agente» diventa tutto più complicato".

© foto di Federico De Luca
© foto di Balti Touati/PhotoViews