...con Legrottaglie
"Sto aspettando di definire il mio futuro". Nicola Legrottaglie deve ancora sciogliere le riserve, anche se va verso il ritiro dal calcio giocato per diventare allenatore. L'ormai ex difensore del Catania parla a TuttoMercatoWeb della stagione dei rossoazzurri, con uno sguardo al futuro.
Legrottaglie, cosa farà il prossimo anno?
"L'idea è di fare l'allenatore e iniziare da un settore giovanile. Sto parlando con il Catania, ma valuto anche altre proposte. Vorrei iniziare una nuova carriera, con i giovani. Credo che sarebbe una bella gavetta".
Chiudere la carriera con una retrocessione però, non è il massimo.
"Non è stato bello, ma una retrocessione non può macchiare una carriera fatta di gioie e successi. E anche di cose brutte. Lo sport però è questo, lo prendo come viene. Un gioco. Al di là di quello che succede sono felice di aver fatto vent'anni di carriera, se smetterò ringrazierò Dio per avermi fatto giocare così tanto".
Che stagione è stata per il Catania?
"Una stagione complessa, fatta di tante cose negative. Abbiamo cercato in tutti i modi di cambiare la situazione, ma non ce l'abbiamo fatta. Ci sono stati tanti infortuni, tante situazioni difficili, qualche partita non fatta bene. Una serie di cose che hanno portato alla retrocessione".
Qual è stato il momento in cui avete capito di essere retrocessi?
"La partita di Verona e anche quella contro il Torino in casa, che ha segnato la nostra retrocessione. A Verona non siamo riusciti a fare la partita della vita: lì abbiamo dato il colpo finale".
E ora come si riparte?
"Bisogna ripartire con la mentalità vincente, sennò si rischia di arrivare impreparati in un campionato che non si conosce bene. La qualità il Catania ce l'avrà, ma sarà fondamentale l'approccio".
Intanto arriva Ventrone come preparatore atletico, lei lo conosce bene.
"La scelta giusta. Può dare tanto: esperienza, qualità, disciplina nel lavoro. La sua voglia di vincere, di ottenere sempre il meglio, può aiutare il Catania a fare un grande campionato".
Il mercato o gli infortuni: di chi la colpa principale della retrocessione?
"Gli infortuni".