...con Maniero
Quella sana ignoranza...da serie B. "Che in serie B è fondamentale, perché è diversa dalla A e bisogna correre. Lottare", dice a TuttoMercatoWeb l'attaccante del Catania, Riccardo Maniero, uno dei colpi del mercato di Pablo Cosentino a gennaio. E la prossima partita metterà Maniero di fronte al suo passato. Un passato di quattro anni, il Pescara di Baroni. Pescara che forse non ha fatto il massimo per tenere il suo bomber. Maniero si racconta in esclusiva ai nostri microfoni, tra passato e presente. Con un obiettivo per il futuro: trascinare il Catania a suon di gol.
Se poi ci si mettono gli errori arbitrali, come lunedì contro il Crotone, però, diventa difficile..
"Ci siamo subito resi conto degli errori dell'arbitro. Magari siamo entrati in campo un po' molli. Ma dopo il gol subito ci siamo ripresi e lì tra pali e traverse c'è stata un po' di sfortuna. Ma ora guardiamo avanti, pensiamo alla prossima partita, contro il Pescara".
Ritrova il suo passato, che effetto le fa?
"Sono emozionato, non lo nascondo. Ho bei ricordi...".
Il ricordo più bello di Pescara?
"L'anno della promozione, è stato spettacolare. E anche gli ultimi sei mesi"
Però c'è chi dice che lei da Pescara, a gennaio, sia voluto andare via a tutti i costi.
"No. Non è vero. Ero a scadenza, non mi è stato mai proposto il rinnovo. Hanno voluto far passare il messaggio che volevo andare via a tutti i costi, ma non è così. E le persone intelligenti lo sanno. Ma ora penso al Catania, voglio fare bene in Sicilia. Qui è tutto un altro mondo, dal centro sportivo alla società. Il Catania non merita la serie B".
Giusto, testa al presente: utopia pensare ad un Catania che può ancora puntare ai playoff?
"Facciamo più punti possibili, non possiamo pensare ad altro. Prima risaliamo, poi vediamo. Abbiamo una squadra forte, forse tra le più forti del campionato ma dobbiamo dimostrarlo sul campo".
Il Catania - visto l'organico - è la squadra più forte della B. Perché nella prima parte di stagione, ha faticato?
"La serie B è un campionato particolare. C'è bisogno anche di gente ignorante, che corre e lotta. Un'ignoranza positiva, che fa bene e in B aiuta molto".
In positivo, la vera rivelazione, è il Carpi.
"Tutti pensavano che potesse mollare. Invece sta lottando per andare in serie A, non bisogna nascondersi. C'è un gruppo di ragazzi eccezionale. Sono contento che il Carpi stia facendo bene, a questo punto penso sia vicino alla promozione".
Obiettivo personale: quanti gol vuol fare a Catania?
"Quanti ne bastano per portare la squadra in serie A".
Dovesse far gol contro il Pescara esulterebbe?
"No. Assolutamente. Questione di rispetto per la squadra e per i tifosi".