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...con Marroccu

...con MarroccuTUTTO mercato WEB
venerdì 31 gennaio 2014, 00:002014
di Alessio Alaimo
"Cagliari, il ciclo era finito. Nainggolan importante per la Roma. Nessun rimpianto e con Cellino mi lascio bene. Beira Mar, in Portogallo con umiltà. Altri italiani? Vogliamo dare identità portoghese"

Francesco Marroccu ricomincia dal Beira Mar. La seconda divisione portoghese. Un'opportunità nata per caso. Un contratto triennale per un dirigente che in Italia - al Cagliari - si è fatto apprezzare per il suo lavoro, senza troppe prime pagine. Marroccu parla della sua nuova avventura a TuttoMercatoWeb,

Direttore, perché il Beira Mar?
"Dopo la fine del contratto con il Cagliari ho fatto diversi viaggi in Inghilterra e ho frequentato diversi stadi e dirigenti. In una di queste missioni sono finito in Portogallo a vedere una partita, Braga-Beira Mar, dove ho conosciuto la proprietà e poi ho firmato per questa nuova società. Sono contento"

Avete preso Cocco. Prenderete altri italiani?
"L'idea è di prendere giocatori portoghesi e dare un'identità alla squadra".

Come se la immagina la nuova avventura?
"Molto stimolante, perché la proprietà mi ha dato grande fiducia. Per me è un calcio nuovo, proverò ad incidere con umiltà".

Perché ha lasciato Cagliari?
"Una delle qualità migliori di qualunque lavoratore è quella di capire quando il progetto è arrivato a termine, il mio ciclo a Cagliari era finito".

Lei lo ha preso al Cagliari, quest'anno il Cagliari lo ha venduto alla Roma. Nainggolan: che contributo darà ai giallorossi?
"A Cagliari il contributo dei singoli non esiste. Il vero artefice degli acquisti è il presidente. Gli va dato grande merito. Per quanto riguarda Nainggolan, potrà dire la sua per molti anni a grandi livelli: nel mio periodo è stato vicino ad una squadra dell'Est Europa".

Rimpianti legati alla sua carriera a Cagliari?
"Nessuno. È stata un'esperienza fantastica. Porto dentro otto anni di serie A. Il presidente mi ha dato fiducia quando ero uno sconosciuto che veniva dai dilettanti".

Prima di andare al Beira Mar ha avuto approcci con la Roma?
"Non me lo ricordo (sorride, ndr)".

Matri: leader a Cagliari, meteora al Milan. Ora la Fiorentina...
"Alessandro così come il Milan è andato in difficoltà. Ma le sue qualità non si discutono".

Agazzi al Chievo. Avrebbe meritato di più?
"Ho sempre apprezzato i dirigenti che non parlano delle cose che non conoscono da dentro".

Dopo l'addio al Cagliari ha dato consigli di mercato a Cellino?
"No, le strade si sono divise il 30 giugno 2013. Ci siamo lasciati con un abbraccio e il presidente mi ha fatto l'in bocca al lupo".

Il suo ricordo più bello?
"Il momento in cui definimmo la trattativa di Acquafresca e il presidente mi fece i complimenti. Fu la mia prima operazione".