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...con Meluso

...con MelusoTUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Di Bella
sabato 30 novembre 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Fiorentina, ce la giochiamo: il Lecce non muore mai. Liverani-Cagliari? Potrebbe avere opportunità più importanti di noi, ma lavoriamo in sintonia. Mercato, milanesi protagoniste. Ibra, pro e contro”

“Al di là della squadra che affrontiamo, che è sempre stata tra le prime in Italia e con la nuova proprietà conserva delle ambizioni di crescita, mi viene spontaneo mettere in risalto che oggi il Lecce se la gioca contro tutti e ha fatto si che ciò avvenisse attraverso il suo modo di essere e interpretare il calcio“. Così a TuttoMercatoWeb in vista della partita di questa sera contro la Fiorentina, il direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso.

Gli addetti ai lavori riconoscono che siete la squadra più viva tra quelle in lotta per la salvezza.
“Non moriamo mai, siamo dei combattenti. E in più ci esprimiamo in maniera propositiva”.

Quanto ha inciso Liverani?
“C’è il suo marchio ben preciso. Siamo ben felici di questo suo modo di interpretare il calcio, che è anche nostro”.

Il vostro mister potrebbe essere un’idea del Cagliari per la prossima stagione. Che siano i rossoblù o un’altra destinazione, avete la consapevolezza che il prossimo anno potrebbe andare altrove?
“Io cerco sempre di guardare al presente, con un occhio al futuro. Con il presidente siamo in grande sintonia. Non sono argomenti che affrontiamo, ma è evidente che io e il presidente guardiamo sia al giorno dopo che al futuro. Conosciamo il valore del nostro allenatore, potrebbe avere delle opportunità più importanti della nostra. Ma troviamo bene insieme, siamo in sintonia. E oggi pensiamo a fare bene, non ad altro”.

Si avvicina gennaio, sul mercato che farete?
“È un argomento che tratterò da dopo Natale. Oggi non pensiamo al mercato”.

Torniamo alla partita: che aria tira per stasera?
“La Fiorentina prima con i Della Valle e adesso con Commisso è sempre stata tra le prime in Italia. Ha giocatori di levatura internazionale, chi come noi lotta per sopravvivere sa che non può sbagliare nulla. Veniamo dalla C, sappiamo cosa significa soffrire e fare di necessità virtù”.

Da chi si aspetta rinforzi a gennaio?
“La Juve è al top, le altre compresa l’Inter stanno dietro. I nerazzurri dovranno fare qualcosa per competere con i bianconeri. Mi aspetto le milanesi protagoniste”.

Il Milan pensa a Ibra, il rinforzo giusto?
“Se ha le motivazioni giuste e sta bene, dipende dalle esigenze del momento. Mi spiego meglio: se un club ha necessità di un investimento a lunga scadenza non prende Ibra, altrimenti per porre rimedio ad una stagione negativa il discorso cambia. Ad esempio, se all’Inter servisse un calciatore per vincere il campionato, Ibra potrebbe starci come investimento sul torneo. Nel caso del Milan, i rossoneri hanno avuto fin qui delle idee brillanti di costruzione. Ma non siamo abituati ad avere pazienza, ed è anche normale perché per una squadra come il Milan di tempo non ce n’è. E Ibra nell’immediato, come detto, con le motivazioni giuste, può fare la differenza”.

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