Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

...con Mondonico

...con MondonicoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 16 novembre 2015, 00:002015
di Alessio Alaimo
"Scudetto, c'è anche il Torino. Belotti? Presto sarà maturo. Quanti cambi in panchina! Meglio così..."

"Ci sono quattro squadre in lizza per lo scudetto, diventeranno sei ma non so immaginare le altre due. Facile immaginare la Juve e il Milan. Ma ci saranno delle sorprese. Aspettiamo, domenica dopo domenica, per vedere chi ha il passo giusto". Così a TuttoMercatoWeb Emiliano Mondonico fotografa il campionato di serie A in vista della ripresa prevista per questa settimana.

Il suo Torino, mister?
"Ha avuto uno stop, con i due punti nelle ultime sei partite è in difficoltà ma sicuramente, tra le due che rientreranno per giocarsi lo Scudetto un pensiero lo rivolgo anche al Torino".

Scusi Mondonico, non le sembra di esagerare?
"No. Perché? Non ci sono squadre in fuga. Ce ne sono un po' in lotta, tra queste il Torino".

In granata fatica ad imporsi Belotti.
"Ha davanti due giocatori come Maxi Lopez e Quagliarella che sono difficili da sostituire. Il Toro ha una tipologia di gioco dove gli attaccanti sono importanti in avanti e dietro. Per Belotti ci vuole un minimo di pazienza per capire cosa vuol dire difendere e poi avere la forza per attaccare ma è un ragazzo di grande carattere. All'AlbinoLeffe ne sentivo parlare molto bene, ho fiducia. Raggiungerà la stessa maturità".

La settimana che è passata, ha visto tanti cambi in panchina.
"L'allenatore è l'anello debole della catena. Non ho mai visto nessuno vendere l'allenatore, è un po' la vittima sacrificale quando qualcosa non va bene. Ci sono questi presidenti che la sanno più di tutti e cambiano allenatore. Ben venga perché si creano posti di lavoro".