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...con Munoz

...con MunozTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 21 maggio 2014, 00:002014
di Alessio Alaimo
"La promozione è una rivincita, io maturato con gli anni. Futuro? Vorrei restare al Palermo, con Perinetti. Allenatori? Iachini e Delio Rossi. Mondiali, l'Argentina andrà sino in fondo. Inter, triste per gli addii"

Cresciuto, maturato e pronto a giocarsi le sue carte in serie A. Ezequiel Munoz tratta il rinnovo del contratto in scadenza nel 2015 e si candida a diventare leader del Palermo che verrà nella massima serie. Il difensore argentino parla della sua stagione e del suo percorso di crescita a TuttoMercatoWeb.

Munoz, per lei questo è stato l'anno del riscatto.
"Sicuramente sì. L'anno scorso è stato brutto, anche per la retrocessione. Ma ora ci siamo presi la rivincita, ho sempre fatto il massimo per la squadra ed è normale che anno dopo anno un giocatore acquisisca maturità ed esperienza".

In che cosa è migliorato quest'anno?
"La B è molto diversa dalla serie A, ma sono migliorato tatticamente. Vengo da un calcio dove era tutto diverso, ho imparato tanto soprattutto quest'anno".

Nella prossima stagione si vede ancora con la maglia del Palermo?
"Spero di sì, davvero. Perché Palermo è una piazza che mi piace. Ho difeso questa maglia per tanti anni, vorrei continuare con il Palermo. Ma non dipende solo da me".

Il suo contratto scade nel 2015, il suo agente Berti ha avuto i primi contatti con Perinetti per il rinnovo. Quanto siete vicini?
"Stiamo parlando. Il mio procuratore ha parlato con Perinetti per fare il punto della situazione. Vedremo a fine campionato".

A proposito di Perinetti, ha il contratto in scadenza. Per voi è una figura importante. Anche lui tratta il rinnovo con Zamparini...
"Vorrei che restasse. Tutti sappiamo come lavora Perinetti: è un grande professionista. Ma io gioco a calcio, a queste cose pensa la società".

Che Palermo si aspetta la prossima stagione?
"Spero in un Palermo competitivo, che lotti per qualcosa di importante. Sicuramente non vogliamo retrocedere di nuovo. La cosa più importante è la salvezza, ma se si può lottare per qualcosa di più ben venga".

L'allenatore che le ha dato di più fin adesso?
"Con Iachini mi sono trovato bene, mi ha insegnato tanto anche perché cura molto la fase difensiva. Ma anche Delio Rossi mi ha aiutato molto".

Tra un po' cominciano i Mondiali. Dove può arrivare la sua Argentina?
"Lontano. Abbiamo una squadra forte. Da noi gioca il migliore del mondo. Speriamo che la Nazionale faccia bene. Sono argentino: chiaro, voglio che l'Argentina vinca e arrivi il più lontano possibile".

Fino a qualche anno fa era in Nazionale, adesso il suo ex compagno Javier Pastore la maglia della Selecion l'ha persa...
"Le qualità non gli mancano. Mi dispiace che non sia stato convocato in Nazionale, è strano non vederlo con la Selecion. Ma alla fine è giusto rispettare le scelte dell'allenatore".

E lei ci pensa alla Nazionale?
"Sempre. Ma so che l'importante è fare bene le cose nella squadra in cui uno gioca. Se faccio le cose bene nel Palermo ho la possibilità di ambire alla Nazionale".

L'Inter e gli addii degli argentini: cosa prova?
"Tristezza, perché giocatori come Zanetti, Cambiasso, Zanetti e Milito sono dei campioni. Magari hanno visto che il loro tempo era finito, ma una cosa è certa: hanno lasciato un grande segno nel calcio italiano".