...con Perinetti
Giro esplorativo per Giorgio Perinetti che si tiene aggiornato in attesa di tornare in pista. L'ex dirigente del Palermo ha fatto tappa in Lussemburgo e da li ha visionato diverse partite e diversi profili, dalla Germania fino ad alcuni polacchi. "Per esempio mi è piaciuto il classe 98 Mystowsky, in forza allo Jagellonia. Insomma, ho visto diversi calciatori, è la conferma che all'estero c'è più disponibilità a dare spazio ai giovani", dice Perinetti a TuttoMercatoWeb.
Intanto a lei pensa un fondo di investimento. Sarà il suo futuro?
"Fa piacere l'interessamento, ma la mia vita professionale è sempre stata legata ai club e io desidero proseguire così. Certamente la cosa è molto interessante, se non dovessi trovare un club che risponde alla mia idea di fare calcio, non è detto che non la prenda in considerazione. Ho notato nel periodo che sono stato all'estero, che il mio curriculum in territorio straniero è considerato quantomeno interessante...".
In cosa consisterebbe il suo lavoro nel fondo di investimento?
"Per esempio dare un parere sul giocatore da comprare. E poi finanziamento e sostegno ai club che possono avere necessità".
In Italia però i fondi di investimenti sono vietati...
"C'è bisogno di una regolamentazione precisa... Bisognerà trovare punti di incontro visto il diffondersi di queste iniziativ".
Intanto a Palermo esplode Dybala...
"Zamparini ha avuto ragione, che era un talento si era capito da subito e anche che dovesse maturare fisicamente. Oggi è un investimento oculato e non azzardato. Dybala deve avere volontà di crescere e desiderio di migliorarsi. Questo exploit era atteso ma da un giocatore che riconosce potenzialità campione ci si aspetta molto di più. Deve lavorare per arrivare a livelli da top player".
A lui e a Vazquez pensa Conte per la Nazionale...
Soluzione possibile e quindi va valutata. Dipende dalla volontà dei calciatori. Lo fanno le altre Nazioni, noi perché no ? Se uno si sente italiano fino a quel punto è giusto considerarlo altrimenti no".
Chi l'allenatore rivelazione, fin qui?
"Dico Mihajlovic. Uno straordinario condottiero. Oggi è dei due tre allenatori in Italia che possono rivelarsi determinanti".
Per lei qualcuno ha parlato del Bari, ritorno possibile?
"Sarei felice di tornare a lavorare ma capisco che ci sono tante situazioni in essere. Spero di avere un'opportunità perché vedere che il Palermo va bene con la stessa squadra della B mi sembra il miglior modo interpretare la formazione di squadra. Per quanto riguarda il Bari faccio sempre fatica a parlarne, è palese che abbia un affetto coinvolgente verso la piazza. Poi ognuno fa le proprie valutazioni. Se domani potessi essere utile vedremo. Non aspetto e non mi butto. Sento parlare di veti e mi sembra paradossale. Quando e se sarà vedremo. E non sono l'unico a cui piacerebbe tornare... ma c'è chi sta lavorando e non voglio fare il gufo".