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...con Romairone

...con RomaironeTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 9 settembre 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Cesena attrezzato per vincere. Noi pronti a dare battaglia, con umiltà. Il ritorno di Struna, il mercato di Lasagna e le nostre operazioni. Tenere i big la mossa vincente. Serie A? Solo con la cultura del lavoro..."

"Il Cesena è una delle quattro-cinque squadre che possono ambire alla vittoria finale, ha giovani interessanti, un sostegno del pubblico incredibile e una società che lavora bene". Così a TuttoMercatoWeb il ds del Carpi, Giancarlo Romairone, in vista della partita di stasera contro il Cesena.

Che mercato è stato per il Carpi?
"Un mercato di... difesa. C'erano diversi interessamenti per i nostri ragazzi, siamo riusciti a trattenerli e quindi abbiamo fatto poche cose, mirate. Ora dovremo riproporci in serie B con le nostre armi, non perdendo l'identità della seconda parte della scorsa stagione".

I big sono rimasti, obiettivo serie A?
"Quando retrocedi non è mai facile riproporsi. Vogliamo confermare la stessa mentalità e la stessa voglia dimostrata in passato, sia di quando il Carpi ha vinto il campionato di B e della seconda parte del campionato di serie A. Mantenute queste caratteristiche vedremo dove saremo. Carpi comunque è una piazza di provincia e bisogna mettere in sesto tante piccole cose, qui ci sono umiltà e cultura di lavoro: se non perdiamo queste caratteristiche allora sarà possibile proporsi per la parte sinistra della classifica".

Rimpianti di mercato?
"No. Ogni operatore cerca di fare delle cose, a volte ci riesce e altre no. Ognuno di noi tiene qualcosa nel cassetto, ma grazie alla proprietà abbiamo respinto le richieste che sono arrivate per i nostri calciatori".

Lasagna pezzo pregiato, su di lui tante squadre.
"Ce n'erano due-tre interessate. Poi la cosa non s'è concretizzata. Kevin deve completare il suo percorso, ha grandi doti. Un altro anno con noi gli sarà molto utile. Ha delle doti che lo faranno emergere".

C'era anche il Palermo nell'operazione Struna?
"Avevano una necessità nel ruolo di Struna, verificata la sua volontà di tornare siamo andati sul sicuro. Per quanto riguarda Lasagna sì, c'è stato un sondaggio anche del Palermo".