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...con Tedesco

...con TedescoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 5 maggio 2019, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Hamrun, quarto posto e Panchina d’oro. Adesso voglio una chance in Italia. Fiorentina, il futuro è tuo. Palermo, vai in A. Perugia, sogno la panchina...”

Giovanni Tedesco scrive un pezzo di storia a Malta. Panchina d’oro, Europa League con l’Hamrun Spartans e un futuro tutto da scrivere. “La squadra non si piazzava nei primi quattro posti da ventisette anni, siamo contenti. Parteciperemo all’Europa League e c’è grande soddisfazione”, dice l’ex centrocampista di - tra le altre - Fiorentina e Palermo a TuttoMercatoWeb.

Tedesco, oggi a Malta c’è un calcio più competitivo.
“Il livello si è alzato. Ci sono allenatori italiani che hanno avuto una certa esperienza come Sanderra, Ugolotti e non solo. Sono contento anche di aver vinto la Panchina d’oro. Un riconoscimento prestigioso”.

Futuro: resta a Malta o proverà a tornare in Italia?
“Aspetto il presidente che rientri. È normale che il mio desiderio sia quello di avere una chance in Italia. Ho accumulato esperienza, mi sento pronto per il salto. Sono ambizioso, voglio crescere e migliorarmi”.

Il suo modello da allenatore?
“Ne ho avuti tanti. Delio Rossi mi ha lasciato tanto, ma se devo fare un nome per il modo di vivere le partite e il calcio dico Antonio Conte: ho letto molti libri, mi sono aggiornato su di lui. Quando perdo una partita sto male. Molti imitano Guardiola o Zeman, ma sono inimitabili. Ognuno deve avere la propria personalità”.

Qualche malumore a Firenze, nella sua ex Fiorentina.
“La Fiorentina quando l’ho vista m’è piaciuta, per il futuro ha calciatori di grandi qualità. Il futuro è suo, spettacolare. Bisogna avere un po’ di pazienza. So che Firenze è una piazza un po’ esigente, ma il parco giocatori in prospettiva futura è devastante”.

E il Perugia?
“È in linea con i programmi di ogni stagione. la società riesce ad allestire sempre un organico in grado di lavorare per i playoff. Bucchi ha fatto un campionato importante alla Maceratese e poi ha avuto una chance al Perugia, così come Giunti. Nesta è un campione del mondo, una società va anche alla ricerca del nome di grido. Io credo di aver maturato maggiore esperienza, mi sento pronto per una chance importante. E quando si parla di Perugia o Palermo riavvolgo l’album dei ricordi e sarebbe un sogno sedere su quelle panchine”.

A proposito del Palermo. Sul campo l’obiettivo Serie A è ancora vivo con o senza i playoff...
“Spero che il Palermo vada in A. I playoff sono tutta un’altra cosa. Un altro campionato. I valori possono fare la differenza. Vince chi arriva meglio mentalmente e fisicamente. Mi auguro vinca il Palermo, ovviamente. Ma ai playoff accadono tante cose”.

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