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...con Trinchera

...con TrincheraTUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
giovedì 19 maggio 2016, 00:002016
di Alessio Alaimo
"Contro il Foggia una finale. Andiamo in B e mi tatuo il Lecce sul braccio. Mercato, nessun rimpianto. Felice del mio gruppo. Asta ok, ma con Braglia ripresa la stagione"

Trasportati da un'intera città. Lecce sogna la B. Piedi per terra e consapevolezza di avere una squadra competitiva. E in caso di promozione... "Odio i tatuaggi, ma ne farei uno con il simbolo del Lecce, sul braccio", promette a TuttoMercatoWeb il responsabile dell'area tecnica giallorossa, Stefano Trinchera, che parla in vista della partita contro il Foggia di giorno 22.

Vi aspetta una partita, contro il Foggia, che vale una stagione.
"È come se fosse una finale. Gli organici sono all'altezza della situazione, nell'ambiente c'è grande entusiasmo e la consapevolezza di avere incrociato una squadra come il Foggia che è una delle più attrezzate dei gironi".

Il suo bilancio della stagione?
"Il bilancio è positivo. La proprietà s'è insediata in estate e fare ciò che abbiamo fatto non era facile. Abbiamo cominciato in sordina, alla lunga siamo venuti fuori e fatto un grande campionato. Ora ce la giochiamo fino alla fine".

Per il Lecce un mercato oculato. Rimpianti?
"Di nomi, anche altisonanti, se ne sono stati fatti tanti che anche in B hanno dimostrato il loro valore. Però sono contento del mio gruppo, che s'è amalgamato alla grande. I nuovi arrivati si sono inseriti con energia. Manca l'ultimo step. Non rimpiango nulla, sono felice dei giocatori che abbiamo".

Lecce-Foggia, chi vince va in serie B?
"Chi supera questo step ha grandi possibilità. Però attenzione, Pisa-Pordenone è una partita di cartello. Il Pisa ha una bella squadra, però ho visto degli spezzoni del Pordenone e mi sembra una squadra ben organizzata. Sicuramente il Pisa ha qualcosa in più".

Da Asta a Braglia, come è cambiato il Lecce?
"Avevamo puntato su un giovane emergente che aveva dimostrato di fare grandi cose nei suoi anni a Bassano e Monza. Non siamo pentiti di aver scelto Asta, sono convinto che si prenderà grosse soddisfazioni: è un motivatore, uno che lavora ventiquattr'ore al giorno e sviluppa tanto. S'è trovato in un periodo che le cose non andavano per il verso giusto. Con Braglia abbiamo preso il numero uno in assoluto: un allenatore esperto, pratico e concreto che ci ha risollevato. Non è una risposta diplomatica. Non abbiamo sbagliato a prendere Asta perché può fare un grande percorso e con Braglia abbiamo rimesso in piedi la stagione".

Lecce una grande occasione anche per lei. La prima in una grande piazza.
"Preferisco non parlare di me, giusto che lo facciano gli altri. A livello personale sono soddisfatto, per essere contentissimo bisogna vincere. Il risultato finale è quello che conta".

Ok, cosa fa se va in Serie B?
"Sarebbe un sogno così grande che sarei disposto a tutto (sorride, ndr). Odio i tatuaggi, ma se dovessimo andare in B andrei a tatuarmi il marchio del Lecce sul braccio. Promesso".