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12 ottobre 2010, caos dei tifosi serbi: la partita con l'Italia non si gioca

12 ottobre 2010, caos dei tifosi serbi: la partita con l'Italia non si giocaTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
venerdì 12 ottobre 2018, 04:002018
di Lorenzo Marucci

Il 12 ottobre 2010 in occasione di Italia-Serbia a Genova (gara valida per le qualificazioni ad Euro2012) gli ultras serbi si scatenano provocando la sospensione definitiva del match. Numerose le tensioni con la Polizia e i lanci di petardi in campo: già nel pomeriggio si erano verificati in città scontri con le forze dell'ordine, poi al Ferraris la situazione si è fatta insostenibile. Allo stadio i tifosi serbi avevano anche tagliato la rete di protezione del settore in cui erano stati sistemati. Una volta sospesa temporaneamente la partita, i giocatori della Serbia hanno cercato di calmare gli animi della tifoseria andando sotto la curva a parlare con loro.

Dopo mezz'ora di stop l'arbitro ha fatto riprendere il gioco ma l'ennesimo lancio di fumogeni in campo ha costretto il direttore di gara a sospendere definitivamente la partita. A capo della tifoseria serba c'era Ivan Bogdanov, leader degli ultrà della Stella Rossa e già ben noto alla polizia serba. Per la cronaca l'Uefa decise poi per il 3-0 a tavolino a favore dell'Italia.

© foto di Alberto Fornasari