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2 settembre 1920, la Cecoslovacchia abbandona la finale delle Olimpiadi per protesta contro l'arbitro

2 settembre 1920, la Cecoslovacchia abbandona la finale delle Olimpiadi per protesta contro l'arbitroTUTTO mercato WEB
© foto di Sara Bittarelli
domenica 2 settembre 2018, 04:002018
di Lorenzo Marucci

Il 2 settembre 1920 la Cecoslovacchia decide di abbandonare la finale del torneo alle Olimpiadi contro il Belgio. I cechi decisero di lasciare il campo in segno di protesta contro l'arbitro Lewis. Il clima generale era poco sereno ma i cechi si mantennero inizialmente abbastanza calmi nonostante l'ostilità del pubblico. Dopo pochi minuti il portiere della Cecoslovacchia aveva ricevuto una carica da un avversario e la palla stava per finire in rete prima che un difensore ceco non la prendesse con le mani, pensando di poter avere punizione a suo favore. In realtà l'arbitro fischiò un rigore per il Belgio. Grandi proteste ma Coppee trasformò dagli undici metri.

Il Belgio raddoppiò con Larnoe e poi sempre nel primo tempo Coppee venne steso platealmente da Steiner che fu cacciato. Anche Kada, il capitano, venne poi allontanato per proteste. A quel punto la Cecoslovacchia, rimasta in nove, decise di abbandonare il campo. Il pubblico allora invase il campo. Alcuni portarono in trionfo i belgi, altri inseguirono invece i cecoslovacchi.