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Napoli e l'asburgico fuori legge

Napoli e l'asburgico fuori legge TUTTO mercato WEB
© foto di Marcello Pelillo
mercoledì 29 luglio 2009, 00:002009
di Alessio Calfapietra

Niente ardore e costanza valdostana. Nessuna capriola tribale, nè tantomeno spazio per una rivalsa macedone. Nel giro di poche ore, Erwin Hoffer ha preso a spallate Pellissier, Obinna e Pandev occupando l'ultimo posto disponibile nel parco attaccanti del Napoli. Marino ha agito con discrezione, andando a pescare il pesce più pregiato nel bel Danubio blu di Vienna che ora si è tinto un poco d'azzurro. La più grande speranza del calcio austriaco, quello che per intenderci, quando in Europa si respirava un clima bellicoso, dettava legge al resto del mondo, tenta il grande salto dal Rapid al Napoli che aspira ad entrare nella parte sinistra della classifica, dopo aver passato un semestre dietro la lavagna e col cappello d'asino, sgradito anche se in capo ad un ciuccio. Hoffer non è una semplice scommessa: i 27 goal in Bundesliga sono forse equiparabili ad una decina, scarsa, nella nostra serie B, ma il ragazzo ha talento e rapidità da vendere come seconda punta. Casa e bottega: il Napoli, di stanza a Lindabrunn, ha acquistato un giocatore che risiede a 60 km dal ritiro. Il cognome di Hoffer si pronuncia in maniera simile al controverso Jimmy Hoffa: lui tentò di costruire un autostrada con finanziamenti sospetti, ad Erwin spetta ricostruire un attacco esanime. Una cosa è certa: Erwin non finirà come il suo quasi omonimo che sparì misteriosamente nel nulla. O almeno, avrà più fortuna di un incompreso Garics.
Zlatan Ibrahimovic si sente l'uomo più felice del mondo. A pochi giorni dalla presentazione di Maxwell, il Barcellona mostra al suo pubblico un altro acquisto di marca interista.

Se la partenza del brasiliano non ha fatto nè caldo nè freddo ai tifosi dell'Inter (e forse nemmeno a quelli di fede culè), la cessione dello svedese, lo abbiamo già detto, lascia un vuoto difficilmente colmabile nei cuori dei supporter nerazzurri e negli schemi di Mourinho, mentre riempie di speranze, luccichii e sorrisi un Camp Nou già pieno di trionfi. Il problema di Zlatan, in perenne ricerca di successi europei, sarà confrontarsi con giocatori che la Champions l'hanno dominata, vinta, maneggiata e alzata al cielo. Una statistica curiosa: l'Ajax non vince lo scudetto dal 2004, anno della vendita di Ibra alla Juventus. Da allora, il nuovo partner di Messi ed Henry ha vinto cinque scudetti consecutivi. Speriamo che la casistica olandese non si sovrapponga a quella italiana perchè altrimenti sarebbero dolori.
Leonardo aspetta pazientemente il rinforzo tanto reclamizzato, un giocatore che graviti possibilmente dai 24 ai 29 anni perchè la linea verde annunciata da Berlusconi ha portato una nidiata di aspiranti promesse che renderanno il Diavolo praticamente imbattibile, ma non prima del 2015. Nell'attesa, sarebbe bene che Galliani e Braida vincano la coltre di diffidenza che ormai circonda le mosse della dirigenza rossonera ogni volta che punta un obiettivo. Dal sarcasmo del Siviglia al cesto di banane del San Paolo, ce ne sarebbero di spunti per bollare il mercato rossonero con un "rimandato", ma gli esami di riparazione si svolgono a settembre, troppo tardi per i tempi del campionato.
Ultimo spunto sul Palermo: dopo settimane di indiscrezioni sulle condizioni fisiche di Gabriel Paletta, si scopre che i problemi maggiori riguardavano l'aspetto economico, una sorta di nouvelle Cissokho che seppellisce le discordanze finanziarie con guai fisici, più o meno gravi o presunti. L'ex promessa del Liverpool rimane dunque dove sta, la speranza è che Pastore riesca, scusateci la metafora, a condurre nuovamente in italia un nuovo gregge di talenti e campioni che, da troppi anni ormai, preferiscono i pascoli iberici o al di là delle bianche scogliere di Dover.