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Pronti, partenza, via!

Pronti, partenza, via! TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Baldini
venerdì 1 gennaio 2010, 00:002010
di Alessio Calfapietra

Ci siamo, gli ultimi rintocchi del 2009 stanno per affogare in un mare di spumante. Giusto il tempo di smaltire i postumi dell'alcohol che il calciomercato aprirà la sua finestra invernale. Due gennaio-primo febbraio, l'apertura delle trattative è stata anticipata per un mese intenso e ricco di colpi di scena. Le premesse fanno ben sperare: a liste ancora chiuse si sono infatti concretizzati i trasferimenti di Luca Toni alla Roma, Chevanton all'Atalanta e Suazo al Genoa, una dote di goal che può alleviare la cronica mancanza di un centravanti in casa giallorossa e punta al riscatto di due giocatori di livello superiore che hanno mancato il definitivo stacco per grossi guai fisici (l'uruguaiano) ed una perniciosa condizione di riserva nell'Inter (l'honduregno). Ranieri, Conte e Gasperini ringraziano: affidato alle loro sapienti mani, questo trio può condurre la Roma in Champions League, il Genoa nelle sue vicinanze e l'Atalanta alla salvezza. Incuriosisce specialmente Luca Toni: il quadro tattico romanista può ripetere l'esperienza di Brescia, dove il futuro campione del mondo beneficiò alla grande degli assist al bacio di Roberto Baggio e pose le basi per divenire uno dei più forti interpreti del ruolo. Immaginiamo dunque Totti con il codino e l'accento veneto: se il ritorno all'attività fisica di Toni procederà in modo spedito, il ruolo di anti Inter potrebbe non essere un utopia per la truppa giallorossa. Chevanton è in grado, da solo, di scavare un solco fra i bergamaschi e le altre contendenti per la permanenza in serie A, mentre Suazo si prepara a beneficiare della cura tattica genoana, là dove Quaresma ha esitato per un pizzico di presunzione. Visto che le prime mosse sono tutte improntate alla ricerca del goal perduto, l'altro affare in dirittura d'arrivo è il prestito (anche in questo caso) di Floccari alla Lazio, se ne riparlerà dopo il 4 gennaio quando le parti avranno limato gli ultimi dettagli. L'ex eroe atalantino offre molte più garanzie dello sterile Maxi Lopez e rientra nella tradizione invernale di Lotito, che in sede di riparazione riesce ad assicurarsi nomi non di secondo piano. L'ultima volta, con Rolando Bianchi e Rozenhal, non andò benissimo, ma la speranza è che questa volta la mossa si riveli azzeccata: lo pretende una classifica da film horror. Il presidente laziale deve però cambiare rapidamente registro per quanto riguarda la situazione dei dissidenti, i primi danni sono già stati compiuti con la perdita di Pandev - presto sposo dell'Inter - e la possibile, anzi probabile medesima sorte che toccherà a Ledesma.

Questo muro contro muro non porta a nulla di buono, se non a rilevanti danni patrimoniali per la Lazio. Le lezioni impartite da Mutarelli e Berhami, persi per un pugno di lenticchie, sono rimaste inascoltate. L'approdo di Floccari può servire da segnale preciso e confortante contro il temuto esodo di Kolarov, Cruz e Rocchi, ipotetici capifila di un addio indiscriminato alla causa biancoceleste. Unica eccezione a questa voglia di goal (Beckham non fa testo, è una ripetizione dello scorso anno) risulta il neo-gigliato Felipe. La mossa della Fiorentina va elogiata, acquisire a basso prezzo un calciatore così promettente è da pieno Corvino-style. Felipe ha un bagaglio tecnico inusuale per chi giostra in difesa, se riuscirà a riprendersi a pieni ritmi può divenire un punto di riferimento per Prandelli. Il resto della storia è ancora tutto da scrivere. Vedremo se i malumori di Rafinha si tramuteranno in occasioni concrete per Juventus e Milan, se Bigon saprà alleggerire l'organico del Napoli, visto che Marino in cinque anni non ha mai portato a termine una cessione (tranne quella amichevole di Montervino ed il caso Domizzi che scalpitò per andare via sino all'ultimo giorno), ottenendo nel frattempo la risoluzione degli enigmi Cigarini e Datolo, oltre all'acquisto del tanto agognato terzino sinistro, se D'Agostino potrà lasciare Udine, ora delusa e ferita, con sei mesi di ritardo, se Galliani rimarrà fermo al palo aspettando i saldi di agosto, se il giocattolo Bari verrà smontato o al contrario rinvigorito con Cerci e Castillo, se Kjaer e Cavani rimarranno a Palermo con la compagnia di Bolatti, vedremo inoltre dove passerà i prossimi sei mesi il pluri-desiderato Guberti (l'ex compagno all'Ascoli Pesce ha già lasciato Catania) e se le favole riguardanti Hiddink alla Juventus sono limitate al freddo inverno moscovita. Il tutto con i giganti Manchester e Zenit pronti a fare scorrerie a suon di miliardi. Le carte in tavola sono molteplici, forse qualcuno riuscirà a sparigliarle: sedetevi con noi e potrete seguire il gioco da protagonisti. Buon 2010!