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Agostinelli: “Per la Lazio non sarà partita facile con il Torino”

Agostinelli: “Per la Lazio non sarà partita facile con il Torino”TUTTO mercato WEB
giovedì 26 aprile 2018, 07:002018
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Andrea Agostinelli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Agostinelli è un allenatore e un commentatore di varie trasmissioni sportive, da calciatore dopo aver fatto la trafila nelle giovanili della Lazio ha giocato in prima squadra dal 1975 al ‘79. Con lui abbiamo parlato della partita di questa sera fra Torino e Lazio.
Il Torino ha detto addio all’ultima remota possibilità di rimanere in corsa per l’Europa League, mentre la Lazio è in lotta per un posto in Champions. Come affronteranno le due squadre questa partita?
“A livello di motivazioni la Lazio ne ha ovviamente di più, però, credo che l’orgoglio del Toro non sia così semplice da abbattere. Non è che se una squadra ha perso l’obiettivo stagionale debba per forza “sbracare”, anche per rispetto della società e dei tifosi. Oltretutto conoscendo il professionista che è Mazzarri ho l’idea che per la Lazio non sarà una partita facile e, soprattutto, il Toro dovrà rispondere con una prestazione importante dopo aver perso con l’Atalanta”.
Sul piano delle prestazioni la Lazio ne ha quasi sempre sfoderate di più che buone, mentre il Torino è stato molto altalenante e nell’ultima con l’Atalanta è stato surclassato. Che cosa si aspetta?
“Va detto che l’Atalanta ormai non è più una sorpresa o squadra “di provincia”, ma è una grande realtà dove a tutti i livelli si lavora molto bene e dove c’è un progetto in atto basato anche su giovani interessantissimi e la squadra gioca a memoria e di conseguenza non fa scalpore che l’Atalanta possa battere chiunque. Il Toro deve assolutamente reagire e lo deve fare per i tifosi e per la regolarità del campionato, ma su questo non ho dubbi. La Lazio ha un obiettivo ben preciso, gioca un calcio di ottimo livello e quindi continuerà a lottare fino all’ultimo”.


L’involuzione di Belotti, pur tenuto conto degli infortuni, come si spiega?
“Ai ragazzi giovani può capitare un’annata meno importante. Lui ha parecchi alibi perché i due infortuni gli hanno portato via delle sicurezze, anche a livello psicologico, ma le doti non si possono discutere perché quello che ha fatto lo scorso anno è da grandissimo centravanti. In questo momento nel valutarlo bisogna tenere in conto tutte queste cose. Belotti non ha finito di giocare a certi livelli, semplicemente può succedere ai ragazzi giovani come lui di avere un’annata un po’ al di sotto e, come dicevo, credo che gli infortuni li abbia patiti molto”.
Quale sarà la chiave di volta che utilizzeranno Mazzarri e Inzaghi per provare a vincere?
“C’è una lotta a tre squadre per due posti in Champions e Simone Inzaghi farà fare alla sua squadra la consueta partita. La Lazio è tornata in grande forma e il fatto di avere il miglior attacco del campionato vorrà pure dire qualche cosa, segna con tutti i giocatori difensori compresi, quindi, è una squadra assolutamente completa e lo ha dimostrato in tante partite. Il Toro, quindi, dovrà fare una grande partita contro questa Lazio e, ripeto, le motivazioni dovranno venire dall’orgoglio d’indossare la maglia granata e per i tifosi. Questo si sta rivelando un campionato bellissimo e il Torino è una di quelle due-tre squadre che, pur non avendo più nulla da chiedere al campionato, possono ancora avere un peso. Se il Torino dovesse rilassarsi e non avere determinazione contro questa Lazio perderebbe sicuramente, ma se, invece, disputerà una gara importante potrà mettere in difficoltà l’avversario”.
Sarà una partita che si giocherà più che sul piano agonistico su quello mentale?
“La Lazio sta viaggiando a grandi livelli psicologici e si presenterà al Grande Torino carica e con al seguito tanti tifosi e se il Torino non sarà determinato e concentrato, come ho detto, perderà, ma il Toro ha le doti per poter disputare una partita all’altezza e quindi, penso che non deluderà”.