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Allegri, il cazzeggio creativo e l’aneddoto su Szczesny

Allegri,  il cazzeggio creativo  e l’aneddoto su Szczesny
lunedì 29 aprile 2019, 07:51Altre Notizie
di Redazione TMW

Ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio su Rai 3, Max Allegri ha parlato a ruota libera di molti argomenti tra cui alcuni aneddoti sul suo carattere da livornese verace e di alcuni scherzi fatti dai giocatori: "Nello spogliatoio mi hanno buttato nella vasca che era molto fredda e ho vista l'età ho rischiato tanto. Poi c'è Cuadardo che è sempre con questa schiuma, non so se è quella dell'arbitro, non capisco, ma mi riempie sempre la testa".

Questo rientra nel tuo cazzeggio creativo, chiede Fazio, domandando ulteriori spiegazioni sull'aggettivo creativo: "Creativo perché io sono livornese, quindi noi eravamo un gruppo di amici dove cazzeggiavamo spesso l'uno con l'altro tra scherzi e cose varie. E io penso sia molto importante. Lavorare è fondamentale, però devi avere anche la capacità di staccare per riattivare le idee da mettere in pratica o la lucidità per avviare il lavoro. E con i ragazzi mi diverto molto. Guai a chi me li tocca! Sono ragazzi splendidi e io con loro mi diverto molto".

Fazio chiede ad Allegri i peggiori scherzi realizzati: "Una volta mettemmo pietre sotto l'asse della macchina di un mio amico. Praticamente le ruote non riuscivano a toccare terra, questo andò in macchina, noi ci eravamo tutti nascosti, mise in moto e la macchina non si muoveva. E lui non capiva. A un certo punto piglia e va a casa a piedi e noi glielo abbiamo fatto capire il giorno dopo. Questa una delle tante. A un altro amico che faceva il pasticcere lo chiamavamo alle 3 di notte e gli ordinavamo di tutto. Facevamo un po' di ragazzate e queste mi sono un po' rimaste". A proposito di ragazzate, Fazio ricorda quando a Pavia il suo allenatore lo costrinse ad andare a piedi perché faceva troppo caos: "No non lo sanno, ma vi spiego. Si doveva andare a giocare a La Spezia, io gli chiesi se potevo portarmi la macchina dietro per restare a casa. Lui mi disse di sì, poi cambiò idea prima di partire e lì mi arrabbiai. Allora dissi che non sarei andato in ritiro, sbagliando. Questo non è un buon esempio, sia chiaro. Io lo dico sempre, quello che voi volete fare io l'ho già fatto. Alla fine contano le esperienze e il rapporto che ho con loro è anche di dargli qualche consiglio e funziona".

Fazio chiede in che lingua Allegri comunica con i giocatori, in particolare quelli con cognomi complicati come Szczesny e Allegri rivela: "Io a imparare il suo cognome ci ho messo un anno!". Una signora tra il pubblico ride in modo rumoroso e Max sorride di rimando: "Sentite come ride! Ora vi racconto una cosa che non sa nessuno. Io il portiere non lo scrivo mai nella formazione della domenica. Poi però nelle cose da fare bisogna che lo scriva. Allora quando c'è Szczesny io è un anno, signora che rideva, ora glielo racconto...". Allegri si alza in piedi, fingendo di scrivere su una lavagnetta: "Io è un anno che mi metto sulla lavagna e resto un attimo a pensare. Ha una vocale sola ed è la 'e'. Allora comincio 'S', 'Z', 'C', 'Z', 'E', 'S', 'N', 'Y'. Sempre, da un anno, anche l'altro giorno. E voi ridete!". Fazio lancia un altro servizio sulle immagini di Allegri alla Juve.

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