Andrea Scanzi: "Rui Costa e il Benfica, un amore indissolubile"
È stato uno dei calciatori che ho amato di più, al punto tale che a inizio carriera mi firmavo Andrea “Rui” Scanzi.
L’ho intervistato, l’ho conosciuto. E prima di conoscerlo feci pure una sorta di pellegrinaggio a casa sua con la mia compagna dell’epoca (povera donna…). Ricordo che i genitori di Manuel videro un cretino (io) che guardava casa loro, si affacciarono e mi dissero: “Dai, sali su che a questo punto ti facciamo vedere la prima casa di nostro figlio”. Quartiere Damaia, Lisbona.
L’ho amato nella Viola, ho esultato come un bimbo quando è arrivato nel mio Milan (mi diede la notizia Gianfranco Teotino al telefono, per cui lavoravo all’epoca). Quando segnò quel gol pazzesco all’Inghilterra nella semifinale di Euro 2004 in Portogallo ero allo stadio, inviato per il Manifesto: esultai come uno scemo in tribuna stampa! Giocatore di eleganza totale. Un assist man da record. Un calciatore di intelligenza rara. Dentro e fuori dal campo.
Manuel Rui Costa ha sempre amato il suo Benfica.
Ne era da tempo presidente onorario. Ora è stato eletto a tutti gli effetti Presidente del club, con l’85% delle preferenze. Nessuno meglio di lui.
Buona strada, Campione!