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Annoni: “Per il Toro decisiva la gara contro la Roma”

Annoni: “Per il Toro decisiva la gara contro la Roma”TUTTO mercato WEB
giovedì 19 ottobre 2017, 07:002017
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Enrico Annoni è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Annoni ha militato nel Torino dal 1990 al ‘94 e nella Roma dal ‘94 al ‘97 e attualmente è un allenatore. Con lui abbiamo parlato della sfida fra le sue ex squadre.
Il Torino ha pareggiato con il Crotone e la Roma è stata sconfitta dal Napoli, secondo lei che come si affronteranno domenica pomeriggio?
“Il Toro deve riscattare la prova che ha fatto con il Crotone, anche se non ha disputato una brutta partita. L’ho vista e devo dire che ha fatto partite migliori, però, giocare a Crotone non è facile, è un campaccio perché la squadra di Nicola parte in contropiede e, infatti, il secondo gol subito dal Torino è arrivato da una situazione di questo tipo e per una disattenzione difensiva, ma dire che ha giocato malissimo non mi trova d’accordo. Il Toro se deve stare nelle zone che contano della classifica deve per forza vincere con la Roma. E’ inutile dire che con la Roma anche un pareggio potrebbe andare bene perché adesso non va bene poiché la Roma è vero che ha qualche problemino, deve fronteggiare degli infortuni e sta disputando la Champions, ma non arriverà alla sfida con il Torino nelle condizioni nervose migliori in quanto ha speso energie ieri sera con il Chelsea e il Toro potrebbe approfittarne. Speriamo che domenica si possa vedere una bella partita”.
Se il Torino subisce gol per disattenzioni contro una squadra meno forte com’è il Crotone, il rischio con la Roma non è ancora più alto?
“Per assurdo è più facile incappare in disattenzioni con le squadre come il Crotone piuttosto che con quelle di caratura superiore. Indubbiamente è più difficile giocare con le squadre più forti perché hanno grandi campioni, però, è più facile rimanere concentrati proprio perché si affrontano grandi campioni o per lo meno non si dovrebbero avere disattenzioni. E’ più probabile, invece, avere qualche minuto di rilassamento con le squadre cosiddette più piccole, che sono meno forti almeno sulla carta”.
Il Torino, a parte con la Juventus, ha sempre segnato e la Roma ha una difesa solida, finora ha subito solo cinque reti. L’assenza di Belotti potrebbe essere un problema con Niang che non ha ancora fatto vedere quanto vale e Sadiq che è giovanissimo e forse dovrebbe essere più supportato dai compagni?
“Non tocchiamo il doloroso tasto del derby, comunque Sadiq con il Crotone non ha fatto malissimo. La Roma, come dicevo, ha grandi campioni, però, sta ancora assimilando le idee di Di Francesco, nella partita che avevo visto con il Milan a San Siro sembrava che avesse assimilato il modulo di gioco che vuole il suo l’allenatore, ma nelle altre gare ha fatto fatica, come si è visto anche con il Napoli. I giocatori giallorossi non sono ancora sicuri al cento per cento del modulo e questo potrebbe essere un arma a favore del Toro, ma dall’altra parte un’arma a favore della Roma potrebbe essere l’assenza di Belotti. Il “Gallo”, infatti, è l’attaccate di riferimento ed è il campione del Toro e senza di lui e con il giovane Sadiq e con Niang, che non è ancora nella forma migliore ed è proprio indietro da questo punto di vista, la squadra potrebbe fare fatica a segnare. Spero e mi auguro che a livello difensivo il Toro disputi una partita molto attenta e poi qualche cosa in attacco la riesce sempre a fare, ma è importante che i giocatori siano attenti e concentrati a livello difensivo”.


Il Torino che cosa deve temere di più della Roma?
“Le individualità al di là del gioco che le fa fare Di Francesco perché Nainggolan può in qualsiasi momento trovarsi ad avere la palla per fare gol, ha inventiva, sa inserirsi negli spazi, sa fare passaggi filtranti e ha un tiro potente e preciso e, quindi, da lontano può calciare se ne ha l’occasione. Dzeko per ottanta minuti magari non fa niente di particolare e poi sfrutta un cross in area e segna. Questo tipo di squadre hanno questo di buono, che, però, può non essere buono se non gira tutto come deve”.
Quanto influirà domenica con il Torino la partita di Champions della Roma pareggiata ieri sera con il Chelsea?
“Influirà parecchio non tanto a livello fisico, ma nervoso come dicevo prima. Oltretutto la Roma non ha una rosa lunghissima e ha giocatori infortunati di conseguenza se non si hanno tanti cambi giocare ogni tre giorni con gli stessi uomini è difficile perché hanno poco tempo per recuperare. Parlo per esperienza mia, poi, c’è chi recupera le energie nervose dopo due giorni, ma statisticamente non è così”.
Anche il Torino non é messo bene sul fronte infortunati, oltre a Belotti mancheranno Lyanco, Barreca, Acquah e Obi, difficilmente qualcuno recupererà per la gara con la Roma.
“Purtroppo entrambe le squadre hanno tanti problemi in tal senso. Il Toro comunque gioca in casa e ha il supporto dei suoi tifosi. Indubbiamente i tifosi vorranno vedere un Toro come si era visto l’anno scorso con la Roma e non come con il Verona o con le disattenzioni che ha avuto con il Crotone, anche perché se continua così potrebbero iniziare a fischiare, ma fa parte del gioco. I calciatori devono sapere che in campo si entra per lo meno per dare tutto in modo da disputare una buona partita, poi, capita un episodio sfavorevole e si subisce gol e non se ne riescono a fare altri, ma l’importante è avere la determinazione di andare in campo per vincerla e il Toro deve vincere in questo momento che l’avversario sia la Roma, il Napoli o qualunque altra squadra. Vincere è importante per il morale, per riprendere fiducia”.
Vincere è importante anche per la Roma per rimanere in lotta per le prime posizioni.
“Sì, per non allontanarsi dai primi posti sicuramente, però, il calcio è così si rispettano tutti, ma non si deve mai avere paura di nessuno. In questo caso il Toro gioca in casa e questo è un piccolo vantaggio che va sfruttato”.
Cambiando argomento e parlando di lei, quando tornerà ad allenare?
“Spero presto, nel frattempo mi tengo aggiornato vedo molte partite e spesso vado a San Siro che è vicino a dove abito, soprattutto quando gioca il Milan. Domenica molto probabilmente sarò al Grande Torino. Mi auguro che arrivi l’opportunità di allenare”.