Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Bologna, De Silvestri si racconta ai piccoli tifosi rossoblù: "Il pubblico ci manca tantissimo"

Bologna, De Silvestri si racconta ai piccoli tifosi rossoblù: "Il pubblico ci manca tantissimo"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 14 novembre 2020, 00:04Altre Notizie
di Micol Malaguti

L'iniziativa 'Oggi intervisto io' organizzata dal Bologna calcio e rivolta ai piccoli tifosi del Kids Club rossoblù, ha visto protagonista Lorenzo de Silvestri che ha risposto alle domande dei giovani supporters bolognesi. Di seguito qualche estratto della conferenza stampa virtuale organizzata dal Club felsineo e dedicata alle curiosità dei piccoli giornalisti per un giorno.

Con quali compagni hai legato maggiormente al momento del tuo arrivo a Bologna e come ti trovi con il mister?
"All’inizio ho legato con Soriano, Da Costa e Poli perché avevo giocato con loro nella Sampdoria, li conoscevo già e mi hanno aiutato ad inserirmi, però vado d’accordo con tutti… è un gruppo molto unito, con giocatori di tante nazionalità diverse. Io parlo bene inglese e questo mi ha facilitato a rapportarmi anche con gli stranieri. Con il mister mi trovo molto bene, è una persona molto vera, lo conosco da tempo e con lui ho un bellissimo rapporto".

Vi manca il pubblico allo stadio?
"Il pubblico ci manca tantissimo perché la presenza dei tifosi sugli spalti da una spinta in più in campo".

Il miglior avversario incontrato nella tua carriera?
"Fortunatamente ne ho incontrati tanti molto forti, te ne dico tre: Ribery, che ho avuto la possibilità di sfidare quando giocava nel Bayern Monaco e io nella Fiorentina. Poi direi Ibrahimovic, un giocatore molto alto, bravo di tecnica e difficile da marcare. E ovviamente Ronaldo, un giocatore molto rapido, bravo in area e difficile da contenere".

Perché giochi a calcio?
"Perché è sempre stato il mio sogno. Ho anche ‘combattuto con mio padre perché quando ero più piccolo mi ha sempre spinto verso altri sport, visto che non amava il calcio. Affermarmi è stato quindi anche una rivincita nei confronti di mio padre, ha vinto la mia grande passione. Poi giocare a calcio da tante emozioni, e mi ha insegnato davvero tanto".

Ti senti a tuo agio nel ruolo in cui ti schiera Mihajlovic?
"Si, mi trovo bene. In questo ruolo posso mettere a disposizione della squadra le mie caratteristiche difensive, qualche volta sganciarmi e spingere in avanti anche se molto meno rispetto al passato. Quindi si sono contento e spero di migliorarmi e integrarmi sempre di più nella squadra".

Hai sempre fatto il difensore nella tua carriera?
"Da piccolo ho giocato anche attaccante, poi da quando ho iniziato il mio percorso nel settore giovanile della Lazio ho sempre fatto il difensore, o centrale o terzino. Mi è capitato anche di fare l’esterno di centrocampo… in generale ho sempre lavorato sulla fascia destra".

Ci sono altri sport che ti appassionano oltre al calcio?
"Io sono malato di sport, ho fatto tanti anni sci di fondo, ginnastica artistica e atletica perché mio padre ama questi tre sport. Avendole praticate, queste tre discipline mi suscitano passione, ma ora mi appassiona molto anche il tennis e in generale mi piacciono tutti gli sport".

Il gol più importante e più bello?
"Il più bello l’ho fatto in un Torino-Empoli, due stagioni fa: all’inizio del secondo tempo rientrai, feci uno-due con l’attaccante e mi uscì un tiro di sinistro all’incrocio che secondo me è di gran lunga il mio gol più bello. Il più importante, magari deve ancora arrivare...".

Cosa consigli a un difensore?
"Di essere sempre concentrato, anticipare le giocate dell’avversario e essere sempre in condizione dato che il ruolo di difensore richiede tanto impegno fisico nei contrasti".

Qual è il compagno che ti fa più ridere?
"Ultimamente Orsolini… Riccardo mi fa ridere molto perché è genuino, è vero così com’è, molto burlone e uno a cui piace fare scherzi. Poi ha una risata contagiosa e io sono uno a cui piace stare allo scherzo quindi ci divertiamo molto".

Quanti gol pensi e speri di fare quest’anno?
"Partendo dal presupposto che sono difensore e il mio ruolo è quello di evitare di far fare gol agli avversari, aspetto che dobbiamo migliorare dato che ne stiamo subendo tanti, ti posso dire che per ora mi sento fortunato di essere già riuscito a farne uno…mi piacerebbe arrivare a quota 4 in stagione, me ne mancano 3".

Ti ha fatto piacere che il mister ti abbia voluto fortemente a Bologna per ricoprire il ruolo di terzino destro?
"Si, perché vuol dire che mi sono fatto apprezzare soprattutto per le mie doti di uomo, di persona, poi anche in campo e quindi mi fa piacere che ci sia questo grande legame con il mister e lo staff tecnico… Sono molto felice di essere qui a Bologna, è stata una scelta davvero tanto voluta".

Il compagno di squadre più forte con cui ho giocato?
"Allora nella Lazio direi Pandev, gande attaccante che ha vinto anche la Champions con l’Inter, poi Zarate… Nella Fiorentina direi Mutu e Gilardino, mentre il compagno con cui sono stato più onorato di aver giocato è stato Et’o, anche se solo per sei mesi".

Come penso di aver giocato domenica (contro il Napoli, ndr)?
"Penso bene, anche se in certe situazioni potevo marcare meglio. Prima della partita ci eravamo promessi di non prendere gol, ne abbiamo preso uno purtroppo ma penso che in generale la linea difensiva si sia mossa bene, poi comunque ci sarà ancora da migliorare".

Cos’hai provato la prima volta che sei stato convocato in nazionale?
"E’ stata un’emozione grandissima, ero sul divano coi miei genitori a Firenze e iniziai a urlare, ad abbracciarli… è stato il coronamento di un sogno, me lo ricordo tutt’ora. Avevo 22 anni e a quel tempo c’era una nazionale molto forte. E’ stata forse una delle emozioni più grandi della mia carriera".

Per quale squadra tifi eccetto il Bologna?
"La squadra alla quale sono più legato è la Lazio. Io sono di Roma, ho fatto tutto il settore giovanile li, ho esordito con la maglia biancoleste e li sono diventato uomo. La Lazio posso dire che è un po’ la mia 'mamma calcistica' ma da quando il calcio è diventato una professione il tifo è andato un po’ scemando. Ora penso Bologna e do il massimo per questi colori".

Come ci si sente quando si gioca contro la ex squadra?
"E’ emozionante, soprattutto quando cambi squadra, la prima volta che incontri la ex squadra da avversario è davvero un momento speciale. Quest’anno sarà particolare per me tornare a Torino, però siamo professionisti e dobbiamo cercare di esulare le emozioni durante i 90 minuti e dare il massimo, però siamo anche esseri umani e come tali ci emozioniamo".

In quale squadra hai fatto più gol nella tua carriera?
"Spero diventerà il Bologna, ma per ora il record stagionale lo detengo con il Torino, in quanto la in una stagione feci 5 gol".

Che impressione hai avuto al tuo arrivo a Bologna?
"Bellissima impressione, sono tutti ragazzi seri, grandi professionisti. Il centro sportivo è molto attrezzato e la città mi piace tantissimo, mi piace girarla a piedi. Veramente solo tante cose positive… estendo questo pensiero anche a tutti coloro che lavorano nella società. C’è un bell’ambiente, davvero".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile