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Cauet: "I giovani in Italia ci sono ma vanno visti"

Cauet: "I giovani in Italia ci sono ma vanno visti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 29 ottobre 2017, 07:212017
di Redazione TMW

Benoît Cauet, ex centrocampista di Inter e Torino, è intervenuto a TMW Radio, nel corso della trasmissione 'Due in Fuorigioco'.

Come si spiega questo enorme sbilanciamento in classifica?
“Credo che negli ultimi anni siano poche le squadre davvero cresciute. Napoli e Lazio lavorano da tre anni, più o meno sempre con gli stessi. L’Inter sta evolvendo, la Juve e la Roma ci sono sempre. Il distaccamento è figlio di una mancanza di programmazione per il futuro da parte dei medio-piccoli club. Per non parlare delle neopromosse che, in passato, mostravano molte più capacità di lottare”.

Si parla spesso di problema vivai: quale club sta operando meglio?
“In realtà il talento italiano c’è, ma spesso si tengono gli occhi chiusi. Si guarda solo al risultato, mancano educazione e programmazione. Va ritrovata questa base di elementi idonei ai settori giovanili. La cultura italiana è importante, le motivazioni ci sono, bisogna però dare qualcosa in più anche con investimenti e strutture per poter raggiungere maggiore qualità in futuro. All’Inter, in questo senso, si lavora da vent’anni grazie a un gran lavoro dei dirigenti. È una questione di filosofia che Roma e Lazio stanno adottando. Dal Milan ultimamente qualcuno è uscito, ma dopo una vita”.

Nagatomo sembra un altro: perché?
“Yuto è un nazionale, non uno qualunque. Finalmente, quest’anno, sta producendo ottime prestazioni. La società e i dirigenti nerazzurri sono bravi a coinvolgere tutti. La squadra segue Spalletti per provare a vincere con la giusta mentalità. Ha aumentato la capacità tecnica oltre che fisica”.

Lei è pronto per allenare una prima squadra?
“Per sette anni ho guidato le giovanili nerazzurre. Se dovesse arrivare un’opportunità la valuterò. Non ho ancora fatto questo passo ma può certamente succedere”.