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Coronavirus, Sala: "Movida? Un po' c'era da aspettarselo. Impossibile controllare tutti"

Coronavirus, Sala: "Movida? Un po' c'era da aspettarselo. Impossibile controllare tutti"TUTTO mercato WEB
domenica 24 maggio 2020, 21:34Altre Notizie
di Alessandra Stefanelli

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è intervenuto ai microfoni di Canale 5 nel corso di ‘Live - Non è la D’Urso’: “La movida? Non voglio andare controcorrente, ma un po’ c’era da aspettarselo. Poi è chiaro che non vada bene, ma era prevedibile dopo 2-3 mesi di chiusura. Chiaro che così il rischio c’è. È un problema che abbiamo tutti noi sindaci, ci siamo sentiti oggi, ci risentiremo domani. Io non vorrei chiudere per il bene di quelli che lavorano, ma vediamo come sarà la situazione”.

Sugli spostamenti tra le regioni: “Ad oggi la situazione è sotto controllo, è buona, tutte le simulazioni vanno bene. È chiaro che tutti ci aspettiamo il parere positivo a giugno. Chiaramente c’è tensione tra chi aspetta e chi è già in giro. Milano ha un milione e 400mila abitanti, è chiaro che è nostro dovere controllare, ma controllare tutto è davvero impossibile e chi dice il contrario lo fa per attaccare. È una situazione in cui come fai, sbagli e questo è frustrante per noi sindaci”.

Sulla ripartenza a settembre: “Io penso che noi avremo una disoccupazione nettamente più alta, a Milano avevamo lavorato bene, ma ora probabilmente salirà dal 6 al 12%. Una parte di lavoro non tornerà, penso ad esempio al turismo. Se non cambiamo pelle non ce la facciamo, non basta dire di voler tornare dove eravamo prima perché una parte di quei posti di lavoro è sparita”.

Sulle piste ciclabili: “Anche negli altri Paesi stanno facendo ciclabili ovunque. Io penso che sia necessario andare avanti in quella direzione, chi non la vede come me ha il diritto di pensarla diversamente, è il bello della democrazia. Ma noi italiani quando andiamo all’estero ammiriamo sempre il poco traffico, poi quando tocca a noi le cose cambiano. Questi processi di cambiamento non si fanno in poche settimane, io sono un visionario ma sono anche concreto. Quando dissi che avrei fatto un grande Expo venni deriso. Io non sono un sognatore, ma so che questa trasformazione si può fare ed è giusto farlo”.

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