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Di Cintio sulle elezioni FIGC: “Alleanze o qualcuno si ritira”

Di Cintio sulle elezioni FIGC: “Alleanze o qualcuno si ritira”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 15 gennaio 2018, 19:412018
di Alessio Alaimo

Momento caldo per il calcio italiano, chiamato ad eleggere il nuovo presidente della FIGC. Abbiamo analizzato la situazione con l’Avvocato Cesare Di Cintio.

A due settimane dal voto, hanno depositato la propria candidatura Gabriele Gravina per la Lega Pro, Cosimo Sibilia per la Lnd e Damiano Tommasi per l’Aic. Se ne può aggiungere qualcun altro?
“A norma dell’art. 24 dello Statuto FIGC “i candidati all’elezione di Presidente federale devono presentare la candidatura mediante comunicazione alla Segreteria Federale almeno 15 giorni prima della data fissata per l’Assemblea”. È chiaro che la perentorietà del termine impedisce a qualsiasi altro aspirante Presidente di concorrere nella gara elettorale”.

Cosa può accadere nei prossimi 15 giorni?
“Alla luce delle norme può solo verificarsi l’instaurazione di alleanze tra i candidati oppure che uno di essi si ritiri dalla competizione”.

Non c’è il rischio che il presidente eletto, chiunque sarà, non abbia la maggioranza in Consiglio federale?
“È molto probabile che il candidato vincente non possa contare su una maggioranza solida e quindi il rischio maggiore, benché non esista l’istituto della sfiducia nel mondo dello sport, è che il voto dei singoli consiglieri federali possa determinare la tenuta o meno della maggioranza politica, come già accaduto. Ricordo che gli aventi diritto al voto in Consiglio Federale sono 20 oltre al Presidente: 3 della Serie A (al momento commissariata e quindi non rappresentata), 1 della Serie B, 3 della Serie C, 6 della Lega Nazionale Dilettanti, 4 dell’Aic, 2 dell’Aiac e 1 per l’Aia”.

Quali sono le delibere che richiedono una maggioranza semplice e quali quelle che necessitano della maggioranza qualificata del Consiglio?
“L’art 26 comma 5 dello Statuto Figc specifica che “le deliberazioni sono adottate con voto favorevole della maggioranza dei presenti aventi diritto al voto. Le deliberazioni a maggioranza qualificata sono adottate con voto favorevole dei due terzi dei componenti il Consiglio federale aventi diritto al voto”. La maggioranza qualificata è richiesta, ad esempio, nel caso previsto dall’art.9 comma 9 dello Statuto quando viene richiesta la decadenza degli organi di una Lega “in caso di gravi irregolarità o violazioni che ne impediscono il funzionamento“”.

La Lega di A non ha trovato un proprio candidato né indicato uno dei candidati delle altre leghe, e non ha ancora rinnovato i propri rappresentanti federali. Ma non è previsto che tutte le componenti di una federazione rinnovino i propri organi prima dell’assemblea elettiva?
L’art. 20 comma 1 dello Statuto Figc specifica che “l’assemblea della Figc si compone di Delegati. I delegati per le leghe professionistiche sono i Presidenti o i rappresentanti delle società professionistiche”. Conseguentemente per eleggere validamente il Presidente, nel caso che ci occupa, è sufficiente che i club di serie A presenzino al voto. Caso diverso sarebbe stato se anche altre componenti non avessero, come la Serie A, eletto i consiglieri Federali. In tale situazione è chiaro che il cortocircuito si sarebbe potuto verificare solo nel caso non fosse stato possibile comporre il consiglio federale nel numero legale minimo ovvero quello della maggioranza dei rappresentati delle varie componenti.

Il Consiglio federale potrà fare a meno dei rappresentanti della Lega di A?
“Rispondo anche in questo caso citando le norme. L’art. 26 comma 5 dello statuto federale recita che “la costituzione del Consiglio Federale si perfeziona con l’elezione del Presidente da parte dell’assemblea Federale”. Nel caso in esame, quindi, tutte le componenti, tranne la Serie A cui spettano 3 seggi in Consiglio, sarebbero validamente rappresentate. Il successivo comma 6 del medesimo articolo 24, specifica che il Consiglio Federale decade solo “nel caso in cui venga meno per qualsiasi causa la maggioranza dei componenti il Consiglio Federale aventi diritto al voto”. Nel caso di specie il combinato disposto delle due norme, pertanto, consente di sostenere che il Consiglio Federale neo costituito, a seguito dell’insediamento del nuovo Presidente della Figc, pur in assenza dei membri designati dalla Lega di Serie A, risulterebbe composto dalla maggioranza dei consiglieri e quindi, a mio parere, comunque validamente costituito”.