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Bargiggia: "Vi racconto trent'anni di scoop. Il vigile di Gullit..."

ESCLUSIVA TMW - Bargiggia: "Vi racconto trent'anni di scoop. Il vigile di Gullit..."TUTTO mercato WEB
mercoledì 19 giugno 2019, 10:09Altre Notizie
di Gianluigi Longari

Il calciomercato come passione, ma anche come strumento per analizzare la storia e l’evoluzione del movimento calcistico italiano. Quale maniera migliore di analizzarlo, se non attraverso la voce di uno dei cronisti che hanno maturato più esperienza su questo campo, suggellandola con notizie esclusive che hanno riguardato alcuni degli interpreti più entusiasmanti dell’ultimo trentennio della nostra serie A. Per questo, in esclusiva per Tuttomercatoweb.com, l’illustre collega Paolo Bargiggia racconta alcuni retroscena che hanno di fatto ispirato la sua prima fatica letteraria. “Questo libro si chiama i Segreti del Calciomercato edito da Altaforte Edizioni, è una mia autobiografia da cronista di calciomercato lunga 29 anni. Un excursus che parte dalla prima edizione che ho avuto modo di seguire per il Corriere dello Sport nel 1990 all’Hotel Milanofiori, fino all’ultima alla quale ho partecipato attivamente, ovvero quella del 2018 a cavallo con gli ultimi Mondiali. Sono 57 edizioni seguite in prima persona, con la sola eccezione del gennaio 2018 in cui marcai visita a causa di alcune controversie con Mediaset. Ventinove anni di lavoro appassionato, con la costruzione di rapporti e di fonti, tre decenni riassunti in cui racconto le mie esclusive, svelando i retroscena che mi hanno portato sulla strada giusta”.

Non si tratta, dunque, di una semplice raccolta di statistiche. Quale punto di vista inedito viene raccontato?
“Assolutamente non parlo di statistiche, ma riassumo in 24 capitoli le mie undici esclusive. Racconto i miei sogni, le mie ambizioni e i miei fallimenti. E cerco di fare una cosa, per certi versi, rivoluzionaria”.

Ovvero?
“Per esempio racconterò la mia esclusiva dell’aprile del 1997 quando anticipai per Mediaset, in contemporanea con il collega Enzo Palladini del Corriere dello Sport, l’acquisto di Ronaldo da parte dell’Inter, mentre la Gazzetta, tanto per fare un esempio, ancora raccontava di un Moratti in sospeso tra il brasiliano e Batistuta. Pensate che feci fatica anche per convincere l’allora direttore del Tg5 Enrico Mentana a passare quel pezzo nel telegiornale, talmente la notizia era complicata da poter anche solo immaginare”.

Retroscena che coinvolgono personalità di un certo livello, dunque…
“E non solo: svelerò le fonti delle mie esclusive. Per esempio racconterò chi nel 2001 mi mise sulle tracce di Cuper all’Inter, o chi nei tempi più recenti (marzo 2016) mi instradò sulla rottura che si sarebbe verificata in estate tra Higuain e il Napoli, con tanto di comunicato di De Laurentiis che comunicava di voler interrompere i rapporti con l’azienda per la quale lavoro, ovvero Mediaset”.

A quali scoop sei più affezionato?
“Il mio primo scoop fu nell’estate 1993: ovvero il Cosenza che prendeva Maiellaro del Venezia, dando un buco alla Gazzetta. Vado poi molto fiero delle anticipazioni su Ronaldo e Higuain. Anche se tra le più curiose, svelo quando nel 1994 feci fare apertura al Corriere dello Sport sul ritorno di Gullit al Milan. Un vigile di fuori Milano che faceva da factotum per gli olandesi acquistati da Berlusconi, uscendo dallo stadio mi diede questa indiscrezione che trasformai in un titolo a nove colonne”.

E arrivando ai tempi di oggi… che mercato ti aspetti?
“Sono incuriosito da due cose. In primis se Inter riuscirà a chiudere l’operazione Lukaku, acquisto che a mio parere sarebbe una maniera in più per dare lustro al nostro movimento calcistico. Sarebbe, con le dovute proporzioni, il seguito della vicenda Ronaldo dello scorso anno. Andare a prendere il centravanti del Manchester United non è cosa di tutti i giorni. E poi la Juve che cambia filosofia e progetto di gioco con Sarri. Penso che ci saranno due o tre acquisti importanti. Realisticamente secondo me un giocatore dal Chelsea arriverà, o Jorginho o Emerson Palmieri. Nutro invece poche speranze, ma voglio vedere se riescono a smentirmi, arrivando a portare a Torino uno tra Milinkovic Savic e Pogba. Non mi aspetto molto da altri club purtroppo: il Milan dovrà agire di fantasia, ma tre rivoluzioni in tre anni sono troppe. E poi mi piacerebbe vedere che per la prima volta nella sua vita da dirigente calcistico, De Laurentiis facesse sognare i tifosi napoletani: James Rodriguez è il nome giusto per riuscirci”.

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