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esclusiva

F. Ordine: "Juve: divario tecnico agevolato dalle scelte di Milano"

ESCLUSIVA TMW - F. Ordine: "Juve: divario tecnico agevolato dalle scelte di Milano"
mercoledì 12 marzo 2014, 17:282014
di Chiara Biondini
fonte Luca Cilli

Il giornalista del quotidiano "Il Giornale" Franco Ordine, ha parlato in esclusiva per Tuttojuve.com e tuttomercatoweb.com del vantaggio in classifica dellal Juventus e del divario tecnico con le inseguitrici che sembra sempre Ordine, inoltre, discute anche del momento che sta vivendo il calcio italiano e crede che il CT della nazionale Cesare Prandelli abbia già fatto le proprie scelte per allestire la rosa che in estate giocherà il mondiale in Brasile.

Perché si è creato negli anni un divario netto fra la Juventus e le altre come Inter, Milan e anche il Napoli, da cui ci si aspettava qualcosa di più?
"Intanto il Napoli ha fatto un'operazione che è sotto gli occhi di tutti. Ha venduto dei giocatori, prima Lavezzi e poi Cavani e con le cifre ricavate ha provato a ricostruire in modo diverso questa squadra, che è passata in qualche modo dal calcio molto difensivista di Mazzarri a quello molto coraggioso e rischioso di Benitez. E secondo me questo sta pagando il Napoli in questa circostanza. Per quanto riguarda il resto della compagnia, devo dire che il divario che si è creato fra la Juventus ed il resto della concorrenza è determinato soprattutto dalle due scelte di Milano. Da una parte l'Inter, che dopo il triplete ha accusato un gravissimo deficit e ha dovuto porre rimedio. Dall'altra parte il Milan che ha pensato, secondo me giustamente, di blindare il suo bilancio ed arrivare a spendere zero da parte dell'azionista e questo soprattutto garantisce un po' di futuro".

In Italia la Juve vince perché è nettamente superiore alle altre... merito della dirigenza o di Antonio Conte?
"Secondo me i meriti sono di tutti e due, non so in che percentuale. La percentuale maggiore però è sempre della società, perché i costi zero di Marotta sono dei capolavori. E poi c'è la capacità da parte di Conte di trascinare questa squadra a giocare a livelli, e soprattutto, a ritmi esasperati, con un grande dispendio di energie fisiche e nervose".

Le sorprese sono Torino, Parma e anche la Roma di Rudi Garcia?
"Secondo me si. La Roma di Garcia è quella che dal punto di vista del gioco e del modulo ha fatto le cose migliori. Tutto il resto credo che siano un gradino dietro, ma possono in qualche modo guardare avanti".

Prima si cercava l'allenatore di esperienza, adesso invece un giovane si può ritrovare sulla panchina di un club mondiale. È successo prima con Seedorf al Milan, ma è l'ultimo dei tanti esempi. Perché questa inversione di tendenza?
"Questa è una inversione di tendenza nel tentativo disperato di trovare una strada che possa portare il calcio italiano verso interpretazioni un più coraggiose e disinvolte, con una particolare attenzione nei confronti dei giovani. Ci ha provato l'anno scorso l'Inter con Stramaccioni, non è andata bene. Ci sta provando questa volta il Milan con Seedorf, vedremo nei prossimi mesi se questo tentativo riuscirà oppure no".

A lei piace il nostro calcio, questo campionato?
"In questa edizione della Serie A ci sono delle realtà molto divertenti ed anche, in un certo senso, confortanti non soltanto per la qualità del gioco, ma anche per la prospettiva futura. Penso alla Roma di Garcia, ma anche alla Fiorentina di Vincenzo Montella, che però sta più deludendo questo anno che confermando le qualità dell'anno passato. Bene anche l'Udinese di "frate" Francesco Guidolin. Devo dire che anche a livello medio basso le performance di Parma e Verona sottolineano che c'è gran fermento a livello delle provinciali, mentre invece c'è un grande ritardo nella metropoli lombarda, fra Inter e Milan".

"Oggi gli stadi italiani, sono indietro, scomodi, brutti non offrono null'altro che la partita. E questo è il primo punto. Il secondo invece è di natura squisitamente economica. Se tu riesci a vedere a casa seduto comodamente in poltrona una partita a 10 euro, non vedo perché bisogna andare a spendere 40 o 50 euro, nella peggiore delle ipotesi, con un burocrazia impressionante per la prenotazione il biglietto. Questo è l'aspetto che viene ignorato in questo momento, ma che è decisivo. Bisogna tornare alla possibilità di andare allo stadio, fare la coda al botteghino, e poi andare a vedere la partita".

Le piace la figura di Prandelli come capo dell'intera area tecnica?
"E' una versione che dovrebbe venire fuori nelle prossime settimane, appena ci sarà l'incontro tra Prandelli e il presidente Abete. Obiettivamente già adesso il Ct ha pieni poteri, con un ruolo ben definito e ritalgiato. La questione di fondo è che Prandelli avrebbe voluto allenare un club, anche se di quelli importanti nessuno si è fatto veramente avanti".

Prandelli ha già fatto le sue scelte per la rosa da portare al Mondiale?
"I dubbi sono legati solamente alle condizioni fisiche del gruppo quando arriverà a fine campionato. Dei 23 che dovranno partire per il Brasile in questo momento ci sono solamente due o tre dubbi al massimo".

© Riproduzione riservata
ESCLUSIVA TMW - F. Ordine: "Juve: divario tecnico agevolato dalle scelte di Milano"