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Orlandi: “Lista a 22? Ok per i club, no per i calciatori”

ESCLUSIVA TMW - Orlandi: “Lista a 22? Ok per i club, no per i calciatori”TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
lunedì 3 agosto 2020, 16:04Altre Notizie
di Andrea Losapio

Il campionato di Serie C si è chiuso da pochi giorni ma è già tempo di pensare alla stagione 2020/2021 che vedrà diverse novità regolamentari, come l’introduzione della lista a 22 giocatori che maniera lo scenario dei tesseramenti e del mercato. Di tutto questo abbiamo parlato col fondatore di Studio Assist & Partners, Alessandro Orlandi.

L’anno prossimo in serie c ci saranno diverse novità regolamentari tra cui le liste chiuse a 22 giocatori. Cosa cambierà alla pratica?
“Nella pratica la nuova regolamentazione creerà vantaggi e svantaggi, dipende dai punti di vista. Per le società sarà sicuramente vantaggioso a livello economico, meno giocatori uguale meno costi da sostenere. Dal punto di vista dei giocatori, susciterà ulteriore preoccupazione e smarrimento, oltre che aumentare il numero dei calciatori disoccupati o che saranno costretti a scendere di categoria. La maggior parte dei calciatori di C, ha già subito ingenti perdite durante il periodo Covid tra tagli ingaggi e rinunce”.

Chi ne trarrà giovamento e chi sarà maggiormente penalizzato?
“Le casse dei club ne trarranno un giovamento pressoché immediato, oltre agli eventuali giovani talenti “fatti in casa” dal 2002 in poi che potranno avere più spazio ed importanza in rosa, non facendo lista. Per i giocatori che hanno vissuto una stagione tra alti e bassi, magari costellata di infortuni ed in scadenza di contratto, la riduzione dei posti in rosa potrebbe non conceder loro una ‘seconda occasione’ nel professionismo”.

Governo e federazione stanno discutendo anche del tema fiscalità. Qual è la soluzione per una terza serie più sostenibile.
“Credo sia giusto incentivare innanzitutto le società virtuose, tutte quelle che hanno voluto e potuto fare un sacrificio in più per garantire la serenità ai calciatori, anche durante questi mesi terribili. La materia legata a sgravi contributivi e sostegno da parte delle istituzioni è molto ampia, ma credo sia giusto tutelare la professionalità di tanti atleti, che dall’oggi al domani, rischiano di trovarsi disoccupati, spaesati e in grande difficoltà per il futuro. Di conseguenza sarà fondamentale sostenere tutte quelle società sportive, che hanno sempre lavorato con correttezza e serietà negli anni, che soprattutto in questo momento hanno bisogno di un aiuto in più per garantirsi un futuro solido e garantirlo ai propri tesserati. Le istituzioni devono pensare a tutte le categorie coinvolte, che siano atleti, società sportive o addetti ai lavori”.

Tra poco scatterà anche il calciomercato. Cosa dobbiamo aspettarci in generale e in particolare per i vostri assistiti?
“Sarà un mercato chiaramente più lento e lungo rispetto a tutte le precedenti edizioni. Per noi ma soprattutto per i giocatori, non è facile metabolizzare questo cambio di ritmo e tempo. In altri anni, gli agenti abituati a lavorare in anticipo, ad inizio agosto avevano già concluso la loro sessione di trasferimenti; ora deve ancora partire tutto praticamente, tra iscrizioni, riammissioni e mi auguro ripensamenti sulle nuove liste, la strada sarà ancora lunga e impegnativa”.

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