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Fabbrini: “Il Torino con il Chievo farà la partita per vincere ancora”

Fabbrini: “Il Torino con il Chievo farà la partita per vincere ancora”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 14 aprile 2018, 07:002018
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Andrea Fabbrini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Fabbrini attualmente è il responsabile del sottore giovanile della Pro Vercelli, ma quando era calciatore ha militato nel Torino nella stagione 2003-2004 e, dopo aver smesso di giocare, dal 2013 al 2017 è stato a capo degli osservatori del Torino F.C.. Con lui abbiamo parlato della sua ex squadra che affronterà il Chievo oggi sul far della sera.
Il Torino arriva da tre vittorie e si è rilanciato con prestazioni positive anche grazie a Ljajic, che però rischia di non giocare per un risentimento muscolare, mentre il Chievo ha bisogno di punti per non essere coinvolto nella bagarre retrocessione. Che Torino si aspetta?
“Penso che Ljajic o non Ljajic il Toro nelle ultime tre gare ha dimostrato di essere sempre una squadra difficile da affrontare. Sicuramente andare a Verona con il Chievo che è in una situazione difficile non è facile, ma non sarà facile neanche per loro. Secondo me, andrà al Bentegodi per fare la partita e cercare di portare a casa un’altra vittoria perché ha il potenziale per poterlo fare”.
Quindi non c’è il rischio che i granata siano appagati dalle tre vittorie soprattutto dall’ultima sull’Inter tenuto conto che finora hanno disputato un campionato altalenante?
“L’unico rischio potrebbero essere gli alti e bassi che abbiamo avuto per tutta la stagione, ma pancia piena non direi anche perché comunque penso che ci sia voglia di riscatto e di rivalsa da parte di alcuni giocatori che finora sono scesi meno in campo, tanto più che il prossimo campionato è alle porte e le scelte verranno fatte anche sul finale di stagione di alcuni”.
All’interno della rosa chi ha bisogno di mettersi in luce per meritarsi la conferma in granata?
“Non so chi in particolare, ma probabilmente quelli che hanno giocato meno penso che vogliano mettersi un pochino più in mostra in modo da avere delle conferme per l’anno prossimo. Se parliamo dei giovani, da Barreca a Bonifazi ed Edera e anche altri potrebbero pensare di guadagnarsi un’altra annata in granata. Acquah potrebbe essere un altro poiché ha giocato meno di altri.

Insomma, tutti quei ragazzi che stanno cercando una rivincita a livello personale e magari anche non necessariamente per restare in granata, ma per far vedere di essere giocatori di un certo spessore”.
Mazzarri nelle gare vinte aveva cambiato il modulo riutilizzando Ljajic da trequartista e ne hanno giovato Belotti e Falque e tutta la squadra, ma se Adem non dovesse esserci cambierebbe il modo di giocare del Torino?
“Sicuramente sì, anche perché non c’è un altro giocatore che può sostituire Ljajic in quel ruolo per le caratteristiche che ha. Ljajic è indubbiamente un ottimo giocatore e lo ha dimostrato, anche se non a trecentossessanta gradi in queste due stagioni poiché le qualità le ha, però, è altalenante nel rendimento, ma se sta bene fa la differenza”.
Nel caso Mazzarri dovesse cambiare l’assetto della squadra i giocatori potrebbero risentirne?
“Secondo me no, ma forse la mia è una speranza. Magari può riproporre il 3-4-3 con Belotti centrale e sugli esterni Falque e Baselli o anche Edera, che si ritroverebbe nel suo ruolo ideale e verrebbe sfruttato al cento per cento. Si potrebbe persino ipotizzare a un ulteriore avanzamento di Ansaldi, ma speriamo che Ljajic sia a disposizione e che faccia la differenza come nelle scorse partite”.
Lei è fiducioso per un ulteriore risultato positivo del Torino?
“Sì, assolutamente sì. Il momento è buono, anche se non sarà semplice, come dicevo, perché il Chievo ha bisogno di punti e cercherà in tutti i modi di portare a casa il mezzo o il bottino pieno, però, secondo me ci sono tutte le possibilità affinché il Toro faccia bene”.
Cambiando argomento e parlando di lei, è soddisfatto di essere il responsabile del settore giovanile della Pro Vercelli?
“Sì, è una bella esperienza. E’ il primo anno che sono responsabile di un settore giovanile e va bene, l’unica nota negativa è che la prima squadra non sta andando molto bene e speriamo che in queste ultime otto partite riesca ad arrivare alla zona playout”.
Questo forse condiziona per qualche giovane la possibilità di approdare in prima squadra?
“Sì e poi per la prossima stagione potrebbe cambiare un po’ tutto perché gli scenari mutano a seconda che si sia in serie B oppure in C”.