Fiorentina, Guetta: “ Della Valle, Commisso e la comunicazione”
Come sempre in estate siamo ad aspettare la Fiorentina prossima e futura, solo che stavolta voliamo alti con la fantasia e nulla sembra fermarci.
Da Ibra in attacco a Totti in società, magari insieme a Batistuta e Antognoni, costruiamo ogni giorno i nostri sogni, spesso basandoci più sui nomi che sulla funzionalità della squadra, ma è bello così.
Ci stiamo riprendendo il calcio nel senso più ludico del termine, dopo esserci avvelenati molte stagioni con le plus valenze e i buchi di bilancio.
Anch’io ho colpevolmente contribuito alla creazione di quel clima, lo capisco meglio adesso che stiamo andando verso un’epoca nuova e l’ho fatto perché non mi sono mai liberato completamente dai fantasmi del fallimento del 2002.
E’ come avere avuto un gravissimo incidente stradale: dopo qualche mese torni a camminare, ma il trauma te lo porti dentro per moltissimo tempo e quando risali in macchina guidi sempre con il retro pensiero che ti possa succedere di nuovo.
Ecco perché ho sempre privilegiato l’andatura a 80 chilometri orari al rischio di finire fuori strada con proprietà improbabili e avventurose.
Ho comunque una quasi certezza: se Commisso e Barone avessero ottenuto gli stessi risultati dei Della Valle, l’impatto col popolo viola sarebbe stato molto diverso, perché la comunicazione è al centro di tutto, specialmente nel calcio.
E gli americani queste cose le conoscono benissimo.