Fiorentina, i tifosi vip sul caso Della Valle

Prandelli-Della Valle, i tifosi noti scelgono la loro fazione, molti passano la giornata a caccia di notizie su internet o alla radio. Per il "dimissionario" patron Diego non mancano le critiche. Il più duro è Franco Zeffirelli: "Questa Fiorentina mi pare diventata il giardino dei trucchi, parlare di mancanza d'amore da parte di Firenze mi fa ridere. Se fossero stati i soldi l'oggetto del contendere di Della Valle, allora potevo capire, ma così mi sembra ridicolo. Mi fa piacere invece che Prandelli rimanga, è una persona professionale e dai grandi voti. Non mi stupirei però che anche lui con l'andare del tempo si contaminasse, nel calcio ormai conta solo il vil denaro".

L'ex campione olimpico Andrea Benelli, fiorentino e viola doc, ieri mattina era in volo da Cipro verso Firenze: "Mi sono subito appiccicato alla radio - racconta - ero ansioso e non volevo perdere un istante di tutta la storia. Alla fine però non c'ho capito niente, le motivazioni che ho ritrovato nella lettera di Diego non mi sembrano valide. Forse allude alla Cittadella, ma se invece il dito è puntato sui tifosi, sbaglia. Un presidente dovrebbe sempre sottostare alle critiche della piazza, anche se ingiuste. Su Prandelli devo dire che sono felicissimo, perderlo sarebbe stato un duro colpo. Ma perdere Della Valle invece sarebbe addirittura una tragedia".

Stesso stato d'animo nel comico Gianfranco Monti. "Maremma, sto soffrendo come una bestia - dice - a Diego e Cesare vorrei dire di darsi un bacino e fare i bravi. Io mi sento come un ultras, il viola ce l'ho dentro e roba del genere mi manda al manicomio. Alla fine della giornata però mi pare tutto più positivo, Prandelli resta, i Della Valle anche. Ora spero solo che non ci siano strascichi, perché nelle ultime ore sono invecchiato dieci anni".

No comment, o quasi, dal regista televisivo Paolo Beldì, che addirittura si è affidato a un comunicato per descrivere il suo stato d'animo: "Sono troppo avvilito per parlare o commentare l'accaduto, per una volta preferisco tacere".

Paolo Vallesi invece rappresenta il classico prandelliano doc. Per lui Cesare ha sempre ragione: "Io sto con lui, sempre e comunque. Recentemente ha detto delle cose giuste, Della Valle invece ha cambiato le carte in tavola negli ultimi mesi. Nel mercato estivo ha venduto, a gennaio ha preso solo giovani, senza pensare al presente. L'importante però adesso è ricompattare l'ambiente, perché se l'annuncio della conferma di Prandelli è solo una forzatura per tranquillizzare l'ambiente, allora rischiamo la frittata".