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Fiorentina, Tenerani: "Pioli non entusiasma e intanto arriva la Lazio..."

Fiorentina, Tenerani: "Pioli non entusiasma e intanto arriva la Lazio..."TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 13 maggio 2017, 07:312017
di Redazione TMW
fonte Mario Tenerani

C’è un cosa che più delle altre fotografa il momento particolare e indigesto che contraddistingue la Firenze di parte viola: siamo arrivati alla sfida con la Lazio senza parlarne. E’ incredibile, eppure è così: nonostante che la Fiorentina sia a 3 (in realtà 4) punti dal Milan, sesto in classifica, a 3 turni dalla fine, con 9 punti in palio. Insomma, in altre situazioni la Fiorentina sarebbe a pieno titolo in corsa per l’Europa League. Ma la contestazione alla società, lo scoramento generale, le elucubrazioni di un Sousa separato in casa ormai da mesi, hanno preso il sopravvento. Complici le sconcertanti prestazioni della Fiorentina con Empoli, Palermo e mettiamoci dentro pure il Sassuolo. Non resta che andare a seguire questa partita e attendere l’evolversi degli eventi.

La settimana ci racconta dell’arrivo di Pioli alla Fiorentina, anche se non c’è niente di ufficiale. Ma sarà lui ad allenare i viola. Sei anni a Firenze da giocatore, persona seria, gran professionista, una carriera in panchina con alti e bassi, come del resto è capitato a tanti suoi colleghi. Pioli sembra essere accolto da un po’ di scetticismo, forse perché le cose all’Inter sono finite male dopo essere iniziate bene. Probabilmente lo scetticismo non riguarda Pioli, ma il quadro generale della Fiorentina. Firenze sognava Spalletti e con lui pure Sarri. Ma non è stato possibile arrivarci o magari non si è voluto alzare l’asticella. Però sarebbe un errore considerare Pioli un uomo disposto ad accettare tutto pur di allenare la Fiorentina. Non è così. Comunque anche lui ha diritto di essere messo alla prova. Pioli è un normalizzatore: allenatore determinato che bada al sodo. Tecnico concreto che tiene parecchio a Firenze.

Ma è inutile perdersi nell’esegesi sulle qualità o i difetti di un allenatore perché l’importante è altro: la proprietà deve creare le condizioni per allestire una bella squadra. Conta quello. Poi verificheremo le qualità o meno di Pioli. A questo allenatore va dato un gruppo di spessore, altro che discorsi. Conta questo. La campagna acquisti è già cominciata: Milenkovic e Vitor Ugo sono calciatori pagati abbastanza, ma poco conosciuti dal grande pubblico. Non vuol dire: basilare che rendano in campo. E ora andiamo a vederci Fiorentina-Lazio, chissà quello che potrà venir fuori…