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Francesco Coco gioca Palermo - Milan

Francesco Coco gioca Palermo - MilanTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 19 aprile 2010, 16:182010
di Alessio Alaimo

In esclusiva per Palermo24.net, l'ex terzino del Milan, Francesco Coco presenta la partita che sabato 24 aprile alle 20.45, vedrà i rossoneri impegnati al Barbera contro il Palermo di Delio Rossi. "E' una partita con tante motivazioni, ovviamente da parte del Palermo perché è in pienissima corsa Champions a due punti dalla Samp e queste partite saranno quattro finali per la squadra e per la città, perché sarebbe un traguardo storico. Vedo il Palermo sotto tutti i punti di vista più avvantaggiato del Milan che con la sconfitta rimediata contro la Samp è uscito dalla corsa scudetta. Credo comunque che i rossoneri vogliano chiudere il campionato nel migliore dei modi, ma contano le motivazioni e il Palermo ne ha di più".

Come vedi la corsa Champions?
"In questo momento lascerei fuori la Juventus e in extremis terrei il Napoli insieme a Palermo e Samp. I partenopei mi sono sempre piaciuti, giocano bene e possono centrare l'obiettivo in Champions anche se sono in ritardo su Palermo e Samp. La Juve non penso possa rientrare o comunque combattere contro queste tre squadre per il quarto posto. Mancano quattro partite, ci sono dodici punti in palio. Si può stare in una posizione per tanto tempo e poi si perde, vedi il Palermo. Dipenderà tutto e molto dall'esperienza e dallo stato d'animo. E' difficile mantenere i nervi saldi sapendo che ogni partita può dare quella spinta per arrivare a un obiettivo storico. I nervi faranno la differenza. Ora come ora penso che il Palermo sia la squadra che gioca meglio, gioca un calcio più divertente e spumeggiante. Ha tanti giovani che vogliono mettersi in mostra e hanno qualità, poi davanti c'è Fabrizio che può essere l'uomo che può fare la differenza perché è in grande forma, ha voglia, è concentrato e so che gli mancano due gol per diventare il bomber della storia del Palermo. Ha motivazioni e qualità, quindi il Palermo ha qualcosa in più. Il Napoli è altalenante, può divertire ma può fare anche passi falsi. La Sampdoria è meno divertemente ma è quadrata e potrebbe fare di questo la sua qualità migliore".

Tu sei stato con Miccoli dal 1992 al 1994 al Milan. Sta guidando la squadra verso un traguardo importante, però non viene preso in considerazione da Lippi. Secondo te perché?
"Faccio una premessa: In Italia c'è tanta ipocrisia. Leggo sempre sui giornali come mai le squadre italiane non valorizzano i giovani, si dicono sempre le stesse cose. Lo dicevano quando ero giovane io, poi però non si fa mai niente. In Italia ci sono giovani forti e con qualità, il problema è che c'è la paura di mettere in campo un giovane e di perdere. Ho avuto la fortuna di giocare in un altro campionato, in Spagna c'è un altro calcio e un altro divertimento. C'è un altro tipo di pressione, una pressione positiva. Ancora in Italia dopo un derby succedono tutti questi casini. Oggi l'Italia è anni luce dietro a tutto il calcio europeo. Dobbiamo crescere e i giovani con questa situazione ne risentono. Oggi un allenatore che deve combattere per obiettivi importanti non da ai giovani la possibilità di potere stare in pianta stabile. Voglio spezzare una freccia a favore di Fabrizio che merita di andare al Mondiale. Per quello che sta facendo, non tanto per le qualità indiscusse. Ogni giocatore deve essere preso in considerazione per il momento attuale, e come Fabrizio ci sono tanti altri. Il problema è che in Italia ci sono delle etichette, dei giocatori che sono lì e devono restare lì perché ha un nome e c'è questo atteggiamento ipocrita. Ho sempre lottato e detto quello che pensavo, forse è stato anche questo il motivo di una carriera altalenante e mi creavo problemi per le parole. E' vergognoso non prendere in considerazione Miccoli, non dico di convocarlo ma almeno che qualuno ne parli. Oggi sento parlare di Amaurì che è diventato italiano e può andare in Nazionale, è un buon giocatore ma quest'anno non è all'altezza di poter giocare un Mondiale. Si parla di giocatori che militano in grandi squadre ma non di calciatori che meritano di più come Fabrizio che lo accompagnerei io a Coverciano. Chiunque nella vita ha detto una parola di troppo, però non convocare Miccoli perché alla Juve ha detto certe cose è allucinante. I più grandi calciatori sono stati quelli che fuori dal campo hanno creato un po' di fuochi d'artificio ma poi in campo facevano quello che volevano. Un fenomeno deve giocare a calcio, che poi magari fuori dal campo sia peperino pazienza, fa parte della personalità individuale. Un altro è Cassano, impossibile non vederlo in Nazionale. Sapere di avere grandi giocatori in squadra ti da più forza. Due giocatori come Fabrizio o come Cassano deve essere del gruppo perché come abbiamo visto nell'ultimo Mondiale, queste competizioni le vince il gruppo ma devi avere i singoli in grado di farti fare il salto di qualità. Miccoli ha fatto il record di gol in serie A, ha fatto tante reti e sta dimostrando di essere un leader, farà tanti altri gol. E' il giocatore che trascina e sa trascinare, sa fare parte di un gruppo e gestirlo. Non si possono trovare problematiche su Miccoli, è una vergogna non convocarlo. Altri attaccanti non stanno facendo vedere quello che sta facendo lui. Forse magari è il tatuaggio sul collo che da fastidio a qualcuno, ricordo che alla Juve ci fecero togliere gli orecchini, questa è l'Italia del calcio... Magari il gol fenomenale passa in secondo piano, perchè in primo piano c'è il tatuaggio. I risultati non vengono mai per caso e oggi se il calcio italiano ha perso interesse ci sarà un motivo, una volta tutti sognavano il campionato italiano, adesso no".

In rosa uno dei punti di riferimento è il terzino Federico Balzaretti. Che ne pensi del suo rendimento?
"Mi piace, come tutti i terzini che non hanno paura di attaccare e correre avanti e indietro. Balzaretti è un fluidificante vero. Se la squadra attacca lui attacca e se c'è da difendere difende. Non si limita a fare movimenti prestabiliti, mi piace. Fa sempre avanti e indietro e si propone quando c'è da proporsi. Mi piace tantissimo".