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Gentile sulla crisi del calcio italiano: "Non vanno avanti i meritevoli, ma solo i raccomandati"

Gentile sulla crisi del calcio italiano: "Non vanno avanti i meritevoli, ma solo i raccomandati"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 30 aprile 2020, 14:42Altre Notizie
di Tommaso Maschio

Intervistato da Il Giornale l'ex calciatore e ct ell'Under 21 Claudio Gentile ha parlato del sistema calcio senza risparmiargli critiche: “Non mi meravigliano le attuali guerre di potere e interessi all'interno del calcio. I problemi del calcio partono dall'aver tolto dalla scena il talento. Da anni infatti non vanno avanti i più bravi, ma i raccomandati, quelli che hanno genitori che possono pagare i club per far fare strada ai propri figli nei club tagliando fuori la concorrenza. Ai miei tempi andava avanti chi era bravo, ora invece comandano altre dinamiche e negli anni ho visto tanti ragazzi con qualità mollare perché sorpassati dai raccomandati. - continua Gentile – Ai miei tempi c'era amore verso il calcio, mentre adesso sono i genitori che spesso spingono i figli, sperando siano i nuovi Ronaldo per fare un mucchio di soldi. Crisi delle nazionali giovanili? La materia prima non è granché, sono tanti anni che non vinciamo nulla.

E pensare che negli anni Novanta e inizio Duemila le nostre Under21 dominavano. Nel 2004 vincemmo l'Europeo e conquistammo il bronzo ad Atene, ma non voglio farne una questione personale. Dico solo che dopo di me c'è stata una svolta negativa, perché si è smesso di chiamare solo i più meritevoli e hanno iniziato a trovare spazio anche i raccomandati da quel dirigente o quel procuratore. Ritorno in panchina? Ormai sono tagliato fuori, dicendo la verità mi hanno messo da parte. Ho avuto qualche chiamata dall'estero, ma dall'Italia nulla e va bene così. Preferisco restare a casa che prendere farmi imporre le decisioni".

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