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Premio Andrea Fortunato, Marchisio e Setti ricevono il riconoscimento

Premio Andrea Fortunato, Marchisio e Setti ricevono il  riconoscimentoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 4 dicembre 2019, 16:38Altre Notizie
di Michele Pavese
fonte hellasverona.it

Nella sala della Giunta del Coni di Roma, alla presenza di personaggi di spicco del mondo dello sport e della medicina e con il Presidente del Coni Giovanni Malagò a fare gli onori di casa, è stato consegnato al presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, il prestigioso premio ‘Andrea Fortunato - Lo Sport è vita’ (categoria miglior Presidente) per l’impegno, suo e di tutto l’Hellas Verona, nel campo sociale e della beneficenza.

Oltre a Setti, sono stati premiati anche altri autorevoli e virtuosi rappresentanti del mondo dello sport, del giornalismo e della medicina, quali Claudio Marchisio, Morgan de Sanctis, Eugenio Corini, Fabrizio Castori, Mara Santangelo, il giornalista di Sky Marco Nosotti e il Professore Franco Locatelli, Direttore del dipartimento di onco-ematologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Il Premio, istituito nel 2008 dall’Associazione sportiva e sociale Fioravante Polito, ora Fondazione, è intitolato al calciatore Andrea Fortunato, scomparso prematuramente all’età di 25 anni a causa di una grave malattia ematica, la leucemia.

Il Premio è nato con l’obiettivo di far conoscere e promuovere il valore sociale ed educativo del calcio e sensibilizzare le problematiche inerenti la leucemia e altre malattie ematiche, al fine di prevedere l’obbligo dei controlli ematici per i ragazzi dai 6 ai 18 anni per il rilascio della certificazione medica per l’idoneità alla pratica sportiva.

Il Presidente gialloblù Maurizio Setti, al termine della premiazione nella sala della Giunta del CONI di Roma, ha così commentato l'impegno dell’Hellas Verona in ambito sociale e nel campo della beneficenza: "L’impegno nel sociale dell’Hellas Verona? Da sempre lavoriamo in questa direzione, fa parte del nostro DNA. Dopo la vittoria del campionato 2012/2013 abbiamo voluto sostenere fattivamente il progetto Busajo, che si occupa di recuperare, di dare un alloggio sicuro ma anche una istruzione ai bambini e ai ragazzi di strada in Africa, segnatamente in Etiopia. Oltre a questo collaboriamo con ABEO Verona, rinnovando anno dopo anno nuove iniziative a sostegno di questa benemerita Associazione. Lo sport deve insegnare anche questo. Quanto può fare il calcio in ambito sociale? Ogni giorno 3 miliardi e mezzo di persone parlano di calcio: credo dovremmo andare oltre al passaggio sbagliato o al gol annullato, lasciando quindi da parte le sterili polemiche e impegnandoci invece sempre più a trasmettere messaggi positivi".

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