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Juventus, Bosco: “Allegri cardinale della panchina, e Bonucci non ha capito che...”

Juventus, Bosco: “Allegri cardinale della panchina, e Bonucci non ha capito che...”TUTTO mercato WEB
lunedì 2 aprile 2018, 09:372018
di Redazione TMW
fonte Andrea Bosco

Lo hanno coperto di fischi. Io non c'ero. L'ho vista a casa.

Fischi per lui: Leo Bonucci. Nonostante tutto, ero dispiaciuto. Ho giocato (a livelli modesti, intendiamoci e so cosa significhi muoversi in campo con un intero stadio “contro“.

Ma quando Bonucci, dopo aver pareggiato, si è esibito nel consueto gargarismo esultando come non avrebbe dovuto, beh ho pensato che l'uomo della Juventus non aveva capito niente.

Neppure ad Hollywood avrebbero saputo scrivere una sceneggiatura tanto emozionante .

L'uomo che aveva pensato di “farsi re“ - dopo aver gioito - con in mano un pugno di mosche . Punito.

Bonucci non ha capito. Non ha capito che a Torino ci sono stati (e ci sono) principi, ma che la monarchia bianconera prevede solo una regina: la Juventus.

Nessuno, neppure la dinastia che l'ha resa magnifica è più importante della società.

E' questa la vera forza della Juventus. Andrea Agnelli è il principe reggente: Marotta, Nedved e Paratici i suoi ministri. I giocatori i moschettieri della regina . Allegri il pragmatico, cinico Richelieu che intesse trame (di gioco) e non sbaglia nello scacchiere politico-calcistico una mossa.

Allegri è l'allenatore perfetto per la Juventus. Un allenatore che non concede al suo ego, Un cardinale della panchina. Di “quella“ panchina. Allegri gestisce il potere senza mai dimenticare di rappresentare lo Stato (Bianconero).

Il bicchiere è pieno, come ho spiegato a Rcmsport nel dopo partita.

Perché la Juve ha ripreso quattro lunghezze sul Napoli. Perché per non soccombere contro il Sassuolo, Sarri ha dovuto affidarsi all'autorete di un giocatore della Juventus (Rogerio, in prestito) .

Perché Allegri ha azzardato e trovato Cuadrado. Perché Bentancur sta crescendo in maniera esponenziale . Perché Bernardeschi non si dovrà operare e sarà un'arma in più nell'arsenale di Madama .

Il resto è fatto di spiccioli. Khedira fischiato (andiamo tifosi, come un Bonucci qualsiasi) e anonimo per 75', confeziona l'assist del 2-1 e il gol (bellissimo) del 3-1 . Ora: a volte cammina. Ma ha esperienza, sa come gestirsi, la sua sapienza calcistica è immensa, fa gol. E martedì sarà nuovamente in campo. Tifosi: ragionate .

Dybala ha mandato un telegramma a Sampaoli.

Buffon che alla fine esulta come un ragazzino: specchio-contraltare alla mestizia di Donnarumma.

Nella vita ci vuole anche fortuna. E la traversa che prende il Milan nel momento peggiore della Juventus quando avresti strozzato giocatori e allenatore è lì a testimoniarlo.

Giro televisivo tra i dotti opinionisti di stato, privati, nazionali e locali: molti prossimi al suicidio. Uno (e per gentilezza non ne faccio il nome) quasi in pianto Il Milan ha giocato benissimo, ma la Juve....

Già la Juve è una rogna. Una montagna da scalare.

ll risultato è largo. Gattuso lo ha reputato “ingiusto“ . Ma la verità è che Madama ha fatto tre gol e il Milan uno, più una traversa . Altro non ho sul mio taccuino.

Dice, ma il “giuoco“? Beh, con un Monopoli si può “giuocare“. Ma per vincere non basta tirare i dadi e andare da una casella ad un'altra.

In ogni caso il 9 maggio si replica a Roma in Coppa Italia. Vedremo alla terza in stagione.

Suggerirei a Milanello di non lanciarsi in pericolosi pronostici .

Come Sibilla il baldo Kessiè non ha futuro. Ma ci sono tanti altri mestieri. Lavorando e sgobbando, persino con un pallone tra i piedi . A patto di non perdere la modestia se il tuo talento non è gran roba.

Avete mai sentito dire Messi, “vado lì, ne faccio uno e vinciamo noi per 2-0?“ .

Appunto. Messi non parla: fa. Come la Juve .