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Juventus, Bosco: "Bonucci, percezione"

Juventus, Bosco: "Bonucci, percezione"TUTTO mercato WEB
venerdì 21 luglio 2017, 08:202017
di Redazione TMW

Questione di percezione. Percezione: dal latino “perceptio“. Cartesio riteneva ci fossero due tipi di percezione: quelle causate dall'anima e quelle causate dal corpo. Secondo Kant, la percezione “è l'intuizione intesa come risultato dell'elaborazione dei dati sensibili, secondo giudizi a priori“. Tradotto: se giornali e tv annunciano che farà caldissimo, la “percezione“ del caldo insopportabile avrà la meglio su qualsiasi termometro che segnali temperature nella norma.

Più di percezione sarebbe il caso di parlare di manipolazione. Capita frequentemente nel mio mestiere. Ho lavorato per un paio d'anni in un quotidiano del pomeriggio, il cui direttore aveva un sogno: Centraline dello smog che segnalano un rialzo? Popolazione convinta (dal giornale) a non uscire di casa per la “percezione” di un pericolo inesistente.

Nel calcio? Vendi al Milan Leo Bonucci per 42 milioni e la percezione è che tu lo abbia svenduto perdendo almeno una ventina di milioni. Prendi De Sciglio in scadenza di contratto per 12 milioni e la percezione è che tu abbia strapagato un giocatore che al massimo ne vale 8.

Le mosse della Juve sull'asse Torino-Milano non sono piaciute alla maggior parte dei tifosi juventini. Non senza qualche ragione. Soprattutto per ragioni di “percezione“ .

Bonucci ti ha ricattato, imponendoti come unica destinazione quella del Milan? Siamo a luglio, il mercato chiude il 31 di agosto. Preghi il signor Bonucci di mettersi a disposizione, di allenarsi, non lo porti negli Stati Uniti. E visto che il prossimo è l'anno del mondiale, facile che il duo Lucci- Bonucci stemperi le pretese e accetti Londra o magari Manchester e hai visto mai, magari Madrid o Parigi . Consentendo alla Juventus di incassarne 60 e non 40 .

Questa la percezione. La realtà dice che vendendo Bonucci la Juve fa una plusvalenza di 40 milioni. Che risparmia 8 milioni d'ingaggio (quanti ne ha guadagnato Bonucci l'ultima stagione tra fisso, bonus, premi e diritto di immagine). E che disinnesca una mina diventata pericolosa nello spogliatoio.

Bonucci “bullo“ non nasce durante e dopo la gara col Palermo. Cardiff, al netto delle ricostruzioni, è stata solo la punta dell'iceberg. Se a Cardiff è veramente successo quanto alcuni media hanno riferito. Se Bonucci ha messo le mani addosso a Dybala e se Mandzukic è intervenuto dicendo “vuoi provare con me?“ spedendolo in ritirata, col senno di poi Allegri avrebbe dovuto dire: “Leo, vai a farti la doccia. Il secondo tempo non lo giochi“.

Il risultato finale non sarebbe cambiato. Ma non avrebbe forse assunto la dimensione della disfatta, come viceversa è accaduto.

Dice che Bonucci pensava che la Juventus avrebbe silurato Allegri. Sbagliato: la Juventus da mesi pensava di congedare Bonucci per i suoi discutibili comportamenti.

Bonucci (che si è detto affascinato dalla storia del Milan) non deve aver studiato la storia della Juventus. Altrimenti avrebbe scoperto che a metà degli anni Sessanta, tra Omar Sivori e il semisconosciuto allenatore Heriberto Herrera, Gianni Agnelli che per l'argentino stravedeva, scelse di vendere Sivori al Napoli e di tenere il ginnasiarca paraguagio. E parliamo di Omar Sivori: con tutto il rispetto per Leo Bonucci parliamo di una Ferrari contrapposta ad una vettura made in Japan.