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Le origini e il significato dello stemma dell’Inter

Le origini e il significato dello stemma dell’InterTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 10 aprile 2020, 07:55Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte William hill news.it

Prima di apparire come lo vediamo oggi, lo stemma dell’Inter è cambiato diverse volte subendo modifiche e restyling nel corso del tempo. Dalle origini al suo significato, ecco tutto quello che c’è da sapere sul logo del club nerazzurro e sulla sua evoluzione nel corso della storia della società.
Le origini dei colori dell’Inter
La storia del logo dell’Inter ha inizio il 9 marzo del 1908, quando l’illustratore e dirigente sportivo Giorgio Muggiani concepì lo stemma del club ispirandosi ai colori della notte: il nero e l’azzurro. Entrato nel mondo del calcio come socio del Milan Football and Cricket Club, Muggiani aveva lasciato la società a causa dei contrasti con l’allora presidente Gianni Camperio e, insieme ad altri dissidenti, gettò le basi per la costituzione della futura Inter.
Come avrebbe rivelato il figlio di Muggiani, la scelta dei colori dell’Inter, non a caso, era stata dettata anche dalla volontà dell’artista di mostrare una netta cesura rispetto al rosso e il nero dell’ex club. In origine lo stemma appariva di forma tondeggiante con le lettere “FCIM” al centro su sfondo dorato e bordi nerazzurri, i colori della notte scelti da Muggiani.
Da dove deriva il serpente dell’Inter
Il celebre biscione, simbolo del club nerazzurro, invece, è un elemento che sarebbe stato aggiunto più avanti, circa 20 anni dopo la fondazione dell’Inter, nel 1928. Questo simbolo deriva dall’emblema della famiglia Visconti, che fondò il Ducato di Milano, e la sua adozione fu dettata dalle imposizioni del regime fascista.
La forma tondeggiante venne mantenuta, ma al centro dello stemma campeggiava il fascio littorio, a sinistra il biscione dell’Inter di ispirazione viscontea e a destra lo scudo rossocrociato di Milano. Il tutto su sfondo blu. Questo logo durò appena un anno, prima di essere sostituito nel 1929 da uno stemma tondeggiante con un rombo a strisce nerazzurre su campo bianco con ai lati le lettere “A” ed “S” e in basso la scritta in oro “Ambrosiana” su banda nera.


I loghi dell’Inter tra restyling e ritorni alle origini
Lo stemma cambiò ancora nel 1932: un rombo a strisce nerazzurre, un pallone dell’epoca al centro e una cornice blu con la scritta “Associaz. Sportiva Ambrosiana Inter” tutt’intorno. La fine della Seconda Guerra mondiale coincise con un nuovo restyling che rappresentò, in realtà, un ritorno alle origini. Ricomparì,infatti, al centro dello stemma tondeggiante il monogramma “FCIM” su sfondo bianco e bordi nerazzurri.
Un cerchio dorato tra il nero e l’azzurro venne aggiunto nel 1963, mentre fu più drastico il cambiamento del 1979: il cerchio venne sostituito da uno scudetto con dentro un serpente bianco e strisce trasversali nerazzurre. Questo logo fu mantenuto fino all’alba degli anni Novanta quando ci fu un nuovo ritorno alle origini, con l’aggiunta di una grossa stella sopra lo stemma circolare.
Il simbolo dell’Inter del centenario e quello dei 110 anni
Per i 100 e 110 anni della storia del club furono concepiti e realizzati due loghi dell’Inter ad hoc. Per il centenario lo stemma era contornato da una striscia circolare dorata, leggermente distanziata dal marchio centrale (cerchi concentrici neri e azzurri con il classico monogramma “FCIM” su campo dorato), con la scritta “1908-2008” nella parte superiore e “100 anni Inter” in quella inferiore.
Nel 2018, invece, in occasione dei 110 anni dalla nascita dell’Inter, il logo consisteva in uno scudetto con bordi dorati con il classico stemma del club all’interno su campo bianco rossocrociato. Il marchio era completato dalla scritta “Centodieci Inter” in alto e le date “1908” e “2018” ai lati della croce. Tra questi due loghi speciali, nel 2014, fu invece realizzato lo stemma che rappresenta l’Inter tutt’oggi: forma circolare, bordo esterno dorato, cerchi concentrici nerazzurri e il classico monogramma in bianco su sfondo dorato.

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